Vacanza in CittàArchitetturaCivita Castellana, un incantevole itinerario tra storia e natura

Civita Castellana, un incantevole itinerario tra storia e natura

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Protagonista di numerose opere d’arte grazie al suo paesaggio caratteristico, Civita Castellana da sempre affascina i viaggiatori che la esplorano

Civita Castellana ed il suo incantevole territorio

Ciò che rende affascinante Civita Castellana è prima di tutto il suo paesaggio: essa si trova su uno sperone tufaceo caratterizzato da ripidi fianchi, detti forre, lambiti dal Rio Maggiore, dal Rio Filetto e dal fiume Treia. Le forre sono tra i paesaggi più caratteristici dell’Alto Lazio e rappresentano la peculiarità che rende unico questo territorio. Ed è proprio il suo paesaggio caratteristico che ha affascinato molti viaggiatori del Grand Tour che percorrevano la via Flaminia fino a Roma, e che lo hanno descritto e rappresentato in numerose opere d’arte.

“[…] La città è costruita su tufo vulcanico, nel quale m’è parso di ravvisare cenere, pomice e frammenti di lava. Bellissima la vista del castello: il Monte Soratte, una massa calcarea che probabilmente fa parte della catena appenninica, si erge solitario e pittoresco. […]” Johann Wolfgang Von Goethe, 28 ottobre 1786.

civita castellana
Civita Castellana, un incantevole itinerario tra storia e natura (photocredit: fermoimmagine da video di Bruno Sisti)

Civita Castellana e il Forte Sangallo

Per visitare Civita castellana, il percorso inizia dal Forte Sangallo, la cui edificazione iniziò alla fine del ‘400 su una precedente Rocca, per volontà di Papa Alessandro VI e su progetti di Antonio da Sangallo il Vecchio e Perino da Caravaggio. I lavori si conclusero durante il pontificato di Giulio II, con l’intervento di Antonio da Sangallo il Giovane.

La struttura conserva i caratteri tipici delle fortificazioni, ma presenta anche la conformazione del palazzo rinascimentale, con appartameneti papali e suggestivo cortile d’onore all’antica. Al centro del cortile vi è un pozzo ottagonale e nelle volte del porticato che cinge il cortile, interessanti affreschi riferibili ai Borgia.

Considerato una delle più importanti opere militari dell’epoca, il Forte fu dimora papale fino agli inizi del 1800, quando fu adattato a carcere, prima politico e poi, dal 1846 militare. Dopo il 1870 la fortezza divenne casa di reclusione, poi rifugio per famiglie di sfollati durante la Seconda Guerra Mondiale. Infine destinati negli anni ’50 ad ospitare il Museo dell’Agro Falisco. L’attuale esposizione, completata nel 1985, comprende nove sale al primo piano del loggiato del cortile maggiore. Da poco fruibili ai visitatori, il piano terrazze  e il mastio un tempo punto privilegiato per l’avvistamento dei nemici da una straordinaria postazione per godere di una vista mozzafiato sull’Agro Falisco.

Cattedrale di Santa Maria Maggiore Civita Castellana

Nei pressi del Forte, sorge la Cattedrale di S. Maria Maggiore, conosciuta anche come il Duomo. Fu costruita in stile romanico nel XII secolo sui resti di un’antica chiesa, da una delle più importanti famiglie di marmorari romani, i Cosmati. Rinnovata tra il 1736 e il 1740, dell’epoca originaria sono visibili oggi solo alcune parti. Risalente al 700 è l’organo del Duomo, restaurato di recente: si narra che fu suonato da Mozart nel 1770 quando, in viaggio da roma, si fermò a Civita Castellana. Sul lato sinistro della cattedrale si staglia la torre campanaria in laterizi, con inclusioni marmoree, bifore a pilastro e marcapiani. Probabilmente, la più grande opera dei Cosmati è la grande scalinata che conduce al portico, databile ai primi anni del 1200.

La Piazza principale di Civita Castellana

Quella che oggi chiamiamo Piazza Matteotti è l’antica Piazza di Prato, con il Palazzo Comunale, edificato all’inizio del 1500 e ristrutturato a metà del XIX secolo. Al centro vi è una fontana del XVI secolo con i draghi araldici della famiglia Boncompagni. Ai lati, palazzetti medioevali e rinascimentali, con significativi elementi architettonici.

Spostandoci più a Nord, il panorama è caratterizzato dall’imponente Ponte Clementino (1709), progetto di Filippo Barigioni per volontà di papa Clemente IX. Il ponte, di grande bellezza architettonica, presentava una doppia arcata e un’altezza complessiva di 54 m. Ricostruito nel 1861, fu ridimensionato con una lunghezza di 90 m e altezza di 40 m ed è ancora oggi percorribile.

Tour enogastronomico di Civita Castellana

Le caratteristiche del territorio hanno fatto si che le produzioni legate all’allevamento spiccano nel panorama agricolo. Importanti le produzioni di formaggi, anche biologici, acquistabili direttamente nei punti vendita aziendali. Buona la produzione di carne, soprattutto bovina. Interessante la produzione di vino ed olio, trovandosi nelle zone di produzione dell’Olio Extravergine di Oliva (ad link) DOP Tuscia. Importante è anche la produzione della nocciola DOP, dal sapore finissimo e dall’aroma persistente.



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