Approfondimento sulle architetture più belle del Veneto di Andrea Palladio
Uno dei più grandi architetti che siano mai esistiti fu il Vicentino Andrea Di Pietro Della Gondola 1508-1580. Noto con il nome di Andrea Palladio, datogli dal suo Pigmalione, il nobile letterato Gian Giorgio Trissino.
L’opera di Palladio, anche se ispirata al mondo classico e derivatagli dalla precedente tradizione cinquecentesca. Ha un grado di libertà talmente elevata che gli elementi utilizzati (colonne, timpani, trabeazioni cornici …) non sono pedantemente copiati, ma vengono, dal famoso architetto, interpretati in maniera originalissima e personale.
Le sue opere architettoniche sono basate sulla visione chiaroscurale, dove le masse tramite i chiari e gli scuri gli permettono di avere un consapevole padroneggiamento delle risorse luministiche delle masse architettoniche.
Un esempio significativo di questa sua ispirazione ai motivi classici, come le colonne doriche al piano terra e ioniche al piano primo, furono da lui adottati. Una grande libertà di effetti chiaroscurali nel rivestire tre lati del Palazzo Della Regione di Vicenza detta La Basilica. Illoggiato superiore è trattato con le caratteristiche “Serliane”. (Arcate fiancheggiate da due aperture trabeate, secondo il modello elaborato dall’architetto e trattatista bolognese Sebastiano Serlio).
Con altrettanta freschezza d’invenzione, Palladio impiegò vari elementi del repertorio formale classico e cinquecentesco. Meravigliose ville sparse nei verdeggianti dintorni di Vicenza, Padova, Treviso.
Nella villa Barbaro a Masèr, dove interviene con meravigliosi affreschi interni, anche il pittore della scuola coloristica veneziana Paolo Veronese. Questa villa frutto di un perfetto connubio tra architettura e pittura. Le superfici della villa sembrano nate per edeguarsi in un’ intima fusione con il paesaggio veneto.
L’altra opera della maturità del Palladio è il Teatro Olimpico di Vicenza, suggerito da un’idea di Vitruvio e destinata a rappresentazioni classiche.
Quest’opera è realizzata in legno e stucco. Una cavea semiellittica fronteggiante, una ricca scena architettonica fissa, dalla quale si dipartono le prospettive divergenti di sette strade con sontuosi palazzi adorni di statue.
L’opera di Palladio tramite il suo divulgatissimo trattato (I QUATTRO LIBRI DELL’ARCHITETTURA). Influenzò l’architettura non solo italiana ma anche della buona parte dell’Europa e dell’Inghilterra fino ad influenzare l’architettura anglosassone in America. Grazie anche al risveglio dell’interesse che nel neoclassicismo ebbe l’arte di Palladio e che interesso tutta l’architettura del mondo conosciuto.
Arch. Renzo Mancini
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