Il Bunker del Monte Soratte è stato costruito per volere di Benito Mussolini nel 1937 ed oggi rappresenta un’importante testimonianza storica di un passato non troppo lontano…
Alla scoperta del bunker segreto di Mussolini, una visita suggestiva da non perdere assolutamente
Lungo oltre 4 chilometri, il bunker segreto di Mussolini si trova a 40 chilometri da Roma, all’interno del monte Soratte, un monte alto 700 m. Per tutta la durata del XX secolo ha ospitato qualsiasi cosa fosse importante per la città in quel periodo. Prima le armi, poi il comando fascista, poi quello nazista. E infine, negli anni ’60 è stato trasformato dalla NATO e dal governo italiano nel rifugio antiatomico ufficiale per i politici italiani in caso di attacco nucleare si Roma. I lavori, solo parzialmente terminati, si protrassero fino al 1972, quando, per ragioni ancora incerte, vennero bruscamente interrotti.
Il bunker del Monte Soratte è un gioiello dell’ingegno militare italiano. In epoca fascista il governo italiano pensò a un sito per la salvaguardia del governo, della nazione in caso di devastazione generalizzata. E’ pensato negli anni ’30 con uno straordinario senso di previsione del rischio. Ma chi era ammesso dentro questo bunker? Erano ammesse 100 persone da protocollo, 50 tecnici e 50 politici. Il capo delle forze armate che era ammesso, era il Presidente della Repubblica con la propria consorte, ma non con la prole. E questo fa capire il tipo di sistema di garanzia della salvezza della persona del Presidente, ma senza affetti.
La realizzazione del bunker
Oltre un migliaio di minatori, dotati solamente di mine e picconi hanno scavato queste gallerie nel calcare compatto del Monte Soratte. Quattro anni e mezzo per scavare 4.5 km di gallerie. Le hanno rinforzate con una camicia di cemento armato spessa 2 metri, dotate di impianti e di approvvigionamento idrico, di approvvigionamento di aria e di divisori.
Il bunker segreto di Mussolini oggi
L’area, da alcuni anni, è stata riacquisita dal Comune di Sant’Oreste ed è oggetto di un progetto di recupero delle ex-caserme e di allestimento di un museo storico diffuso, denominato “Percorso della memoria”.
Oggi le gallerie sono visitabili grazie all’impegno della Libera Associazione Culturale Santorestese “Bunker Soratte”.