In Italia ci sono più di 8.000 km di coste con bellissimi percorsi da fare a piedi in mezzo a una natura meravigliosa a strapiombo sul mare. Dal Tirreno all’Adriatico ci sono cammini sul mare, di varie lunghezze e difficoltà, da fare assolutamente.
Camminare a piedi è un’ottima occasione per viaggiare con lentezza, al ritmo dei propri passi, entrando in contatto diretto con ciò che ti circonda. In questi percorsi è facile incontrare qualche contadino o abitante che ha piacere di raccontarti qualche curiosità del luogo o semplicemente mostrarti le meraviglie intorno a te. Quante volte parliamo con estranei nella nostra città? A me non capita mai. Quando si cammina a piedi, il dialogo con altri camminatori o con sconosciuti è più immediato e spontaneo.
Camminare a piedi ti permette poi di scoprire veri tesori che non troveresti mai a bordo della tua auto. I cammini vista mare ti consentono di ammirare spiagge e scogliere da un punto di vista privilegiato, lontano dal turismo di massa e in totale tranquillità. Che tu stia cercando una passeggiata romantica o un’avventura con amici o un percorso più impegnativo, camminare vista mare, in mezzo alla macchia mediterranea, tra siti archeologici, antiche torri, falesie e spiagge caraibiche sarà un’esperienza fuori dal comune.
Per camminare lungo le nostre coste, non è necessario essere esperti di trekking. É sufficiente una buona attrezzatura, organizzazione e informazioni aggiornate e precise, da reperire sui siti ufficiali dei vari cammini. Se hai la possibilità di scegliere, evita di metterti in cammino nel periodo estivo quando è molto caldo e ci sono molti turisti.
Ecco qualche cammino sul mare in Italia da fare assolutamente.
Sentiero azzurro in Liguria
Se stai pensando a un cammino sul mare con dislivelli e ripidi pendii, devi assolutamente prendere in considerazione il sentiero azzurro in Liguria. Camminare tra ulivi, vigneti e tipici terrazzamenti liguri a picco sul mare in uno dei golfi più belli è veramente spettacolare. Su questo cammino puoi ammirare dall’alto le splendide Cinque Terre. All’interno del parco delle cinque terre, il sentiero azzurro è quello che va da Riomaggiore a Monterosso ed è percorribile in entrambe le direzioni. Il sentiero è lungo 12 km e puoi farlo in un paio di giorni o in un weekend. Prima di metterti in cammino è fondamentale consultare il sito ufficiale del parco per verificare l’eventuale chiusura di qualche tratto, le previsioni meteo, i dislivelli e la durata di tutto il percorso. É bene ricordare che in passato il sentiero azzurro era l’unico modo per spostarsi ed è un continuo saliscendi. Ci sono mulattiere, restringimenti, stradine acciottolate e tanti scalini. Occorre molta prudenza ma lo spettacolo delle Cinque Terre dall’alto ripaga di ogni fatica.
Il sentiero è diviso in 4 tappe. Se parti da Riomaggiore, il tratto iniziale è molto ripido e tra scale e saliscendi in mezzo ai vigneti, dopo 1 km arrivi a Manarola. Il secondo tratto di 5,5 km collega Manarola a Corniglia passando attraverso Volastra, il piccolo centro abitato di epoca romana a forma di anfiteatro. Arrivi poi a Porcina e da qui scendi attraverso una ripida mulattiera a picco sullo splendido mare fino a Corniglia, che con le sue splendide case colorate è l’unico borgo che non si affaccia direttamente sul mare.
La terza tappa va da Corniglia a Vernazza ed è lunga 3,5 km. Dopo aver superato una zona boschiva si arriva a Prevo. Da qui inizia una lunga scalinata tra uliveti e vigneti a picco sul mare fino ad arrivare a Vernazza. l’ultima tappa del sentiero azzurro collega Vernazza e Monterosso. É lunga 3,8 km ed è il tratto più impegnativo per i continui saliscendi, ma la vista panoramica ripaga di tutta la fatica.
Che tu sia un escursionista esperto o stai semplicemente cercando una passeggiata vista mare, il sentiero azzurro ti lascerà a bocca aperta per i paesaggi mozzafiato.
Sentiero di Stromboli in Sicilia
Camminare a piedi su un vulcano ancora attivo è un’esperienza unica al mondo. Questo è possibile percorrendo il sentiero di Stromboli in Sicilia. In questa perla delle isole Eolie, c’è un vulcano risalente a 160mila anni fa, alto 926 metri con un’attività ordinaria di eruzioni. É bene ricordare che camminare sul vulcano non è una passeggiata in mezzo alla natura, ma una salita di 3 ore, faticosa e impegnativa. C’è un dislivello importante, con ripidi gradini e il terreno è coperto da sabbia e ceneri.
Per chi preferisce una camminata breve, c’è il sentiero che arriva fino a quota 250 metri partendo dalla piazza del paese di Stromboli. L’accesso è libero ed ha una durata di 1 ore e mezzo circa. Dalla piazza di Stromboli si prende Via Natoli fino a raggiungere una balconata che si affaccia sulla sciara del fuoco, una scia di lava che parte dal cratere e arriva fino al mare. É uno dei cammini vista mare unici al mondo. Questo percorso attraversa ginestre gialle tipiche dell’isola con il mare turchese sullo sfondo. Se possibile, fai questa passeggiata all’ora del tramonto, osservando i vari colori del cielo. In caso di eruzione potresti vedere i lapilli di lava proiettati in cielo e le fontane di luce gialla e rossa.
Se invece non ti spaventa il trekking impegnativo, puoi salire sul vulcano fino a quota 400 metri esclusivamente con guida autorizzata che ti spiegherà il percorso, la durata, le difficoltà, l’attrezzatura da portare e il dislivello. É un sentiero impegnativo, non adatto a tutti e con molte difficoltà. Qualsiasi percorso tu decida di fare, è sempre bene informarsi prima di partire, essere prudenti e guardare sempre dove si mettono i piedi.
Camminare a piedi su sentieri coperti con cenere e con lava solidificata non è paragonabile a nessun sentiero. Osservare i lapilli e le colate di lava a testimonianza di cosa accada a 2000 metri sotto terra è un’esperienza da vivere direttamente.
Anello di Portonovo nelle Marche
Un altro dei cammini sul mare da fare assolutamente è l’anello di Portonovo nelle Marche. Si tratta di uno dei percorsi più brevi e meno conosciuti. L’anello è lungo 2,3 km e parte e arriva a Portonovo, piccolo borgo a sud di Ancona nel parco regionale del Conero. Camminare su questo anello è un viaggio nel tempo. Mentre cammini qui puoi trovare antiche torri di difesa, grotte, scogli leggendari e promontori vista mare da cui godere panorami unici.
Da Portonovo si imbocca il sentiero n. 309 e si arriva al lago Grande di acqua salmastra, paradiso di molti uccelli acquatici. Più avanti trovi il fortino militare costruito in epoca napoleonica, oggi trasformato in bellissimo resort. Un pò più avanti si passa da alcune terrazze dove ci sono aree attrezzate per il picnic e dove puoi godere di panorami mozzafiato. Il sentiero passa poi dalla torre de Bosis, antica torre di guardia fino alla chiesa di Santa Maria, a picco sul mare, gioiello di arte romanica citata da Dante nella Divina Commedia. Il cammino prosegue verso la spiaggia dove c’è il famoso Scoglio della Vela, un grande masso a forma triangolare simbolo del Conero. Superata la chiesa, trovi il lago Profondo di acqua dolce. Il sentiero ritorna infine alla piazzetta di Portonovo.
Questo percorso è adatto a tutti ed è un paradiso per gli appassionati di birdwatching. Se vieni in autunno, puoi mangiare tanti corbezzoli, frutti tipici della macchia mediterranea di questa zona.
Cammino del Salento in Puglia
Se oltre al piacere di camminare a piedi, sei un appassionato di posti belli, anche il cammino del Salento in Puglia ti riserva grandi sorprese. Questo cammino è lungo 138 km e percorre tutto il tacco della penisola. É diviso in 6 tappe che puoi registrare sul Passaporto del Pellegrino, il documento di viaggio con gli spazi per apporre i timbri relativi a ogni tappa. Anche per questo cammino ti consiglio di consultare il sito ufficiale per verificare la disponibilità delle strutture ricettive e le condizioni dei sentieri.
La prima tappa del cammino è lunga 22 km e va da Lecce, punto di partenza di tutto il percorso, e arriva a Sternatia, località dove si parla il griko, un dialetto neo greco. Qui siamo infatti nella Grecia salentina, una zona dove ci sono riti e usanze tipici delle tradizioni elleniche.
La seconda tappa collega Sternatia a Corigliano d’ Otranto ed è lunga 20 km. La tappa successiva parte da Corigliano e passa dalle cave di Cursi, dove si trova l’eco museo della pietra leccese. Questa è una zona di grande importanza geologica e paleontologica dove sono stati rinvenuti diversi fossili e resti i cetacei.
La quarta tappa copre la parte più naturalistica del cammino e collega Otranto con Santa Cesarea Terme. I 23 km di questa tappa sono completamente immersi nella natura e passano dalla cava di bauxite, uno scenario naturale magnifico con il laghetto color smeraldo e la terra rosso fuoco. Da Santa Cesarea si prosegue verso Marina Serra, passando da cala dell’Acquaviva e da Tricase, porto che ha ricevuto il riconoscimento delle tre vele da Legambiente. Si raggiunge poi Marina Serra con la sua piscina naturale di acqua verde cristallino.
L’ultima tappa del cammino del Salento è da Marina Serra a Santa Maria di Leuca ed è lunga 22 km. L’arrivo è previsto al santuario di Santa Maria de Finibus Terrae dove finisce la terra e il mar Ionio e mar Adriatico si fondono insieme.
Questo percorso alla scoperta del Salento più autentico è un viaggio lento che dal mare caraibico ti porta in zone poco conosciute, tra aranceti, uliveti, tratturi e dove si parla addirittura un’altra lingua.