RecensioniChiesa di Sant'Agostino: tra cieli stellati e grandi artisti

Chiesa di Sant’Agostino: tra cieli stellati e grandi artisti

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Se ci si trova a passeggiare tra il Pantheon e Largo Argentina, non si può perdere lo spettacolo della Basilica di S.Agostino, una delle prime chiese romane del Rinascimento.

Si trova nella piazza che prende il suo nome, ed è stata edificata dagli agostiniani che decisero di costruire un nuovo complesso, anche per ospitare il convento.

Questa chiesa unisce stili ed epoche diverse, entrando infatti, si respira un’atmosfera quasi magica regalata dal cielo stellato che appare nel soffitto della basilica.

Nella Chiesa è possibile ammirare diverse opere, tra cui quelle dei più importanti pittori del periodo, come Caravaggio e Raffaello.

Madonna dei Pellegrini

Nella prima cappella sul lato sinistro della Chiesa si trova la “Madonna dei Pellegrini”, di Caravaggio.

L’oscurità permette alle figure di emergere, e far apparire una giovane madre con due pellegrini in ginocchio e in adorazione a vedere la madre con il bambino. Ciò che risalta è il segno di benedizione da parte del bambino verso le due persone a terra.

Il Profeta Isaia

Tra gli artisti da annoverare vi è Raffaello Sanzio, che tra il 1511 e il 1512 ha realizzato nella chiesa di S.Agostino “Il Profeta Isaia”. Un affresco che permette di far sentire tutta la personalità di Raffaello che emerge dalla potenza del disegno.

La particolarità di questa basilica è data anche dalla navata centrale, dipinta di azzurro e di stelle, come un cielo di notte con santi e angeli, risalente al XIX sec.

Le pareti, infatti, affrescate con i colori blu accesi delle volte e l’oro delle cornici a contrasto mette in risalto la bellezza della Basilica, che con la sua peculiarità resta nel cuore di ognuno che vi entra.

Una curiosità è data davanti l’ingresso della chiesa dove si trova la statua di un piccolo elefantino (realizzato su un disegno di Bernini), il quale si dice abbia ispirato il pittore spagnolo Salvador Dalì nel dipingere la Tentazione di sant’Antonio.

Un tripudio, quindi, di artisti e di bellezza e anche luogo di concerti gospel, di musica sinfonica e lirica.


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