Stretta nell’abbraccio di mare e collina, la Liguria è una splendida regione ricca di mete interessanti e di sorprese: colorati borghi di pescatori, moderne città, paesi arroccati dopo tornanti tra natura e leggende, famose località balneari, insomma non basterebbe un libro per raccontarla nel dettaglio.
In questo articolo, allora, vi fornisco alcuni spunti per iniziare a conoscerla e risponderò alla classica domanda “Cosa vedere in Liguria” partendo da Genova, il capoluogo cosmopolita, passando per le iconiche Cinque Terre e la favolosa Portovenere, per arrivare alla chicca dell’Abbazia di San Fruttuoso e concludere con la Riviera di Ponente dove vedere la famosa Alassio e Taggia, il borgo degli ulivi.
Genova, le sorprese del vivace capoluogo
Genova forse non si lascia scoprire subito ma richiede un po’ di tempo, quasi fosse un “pacco regalo” da scartare piano piano.
La visita può partire dal centro storico, il più grande d’Europa, perchè è proprio qui, tra gli stretti vicoletti (i caruggi liguri), le piazzette, gli scorci sul mare, le vie lastricate, che si può assaporarne l’anima autentica, in un suggestivo connubio di profumi e colori.
Fiore all’occhiello sono le edicole votive, le numerose chiese tra cui citare il caratteristico Duomo di San Lorenzo, con la facciata a fasce nere e bianche, le antiche porte d’ingresso al cuore della Repubblica Marinara, e le botteghe storiche, eccellenze in attività da più di settanta o duecento anni con ancora gli arredi originali.
Qualche esempio? Friggitorie, sartorie, cioccolaterie, confetterie, tripperie, erboristerie, laboratori artigiani dove riscoprire i saperi e le tradizioni del passato.
E questo è soltanto un lato della città. La seconda anima di Genova è un salotto elegante e lussuoso, che si dona in Via Garibaldi (già Strada Nuova) dove rimanere incantati dai Palazzi dei Rolli, pregevoli edifici nobiliari Patrimonio UNESCO, scrigni di arte e storia.
Altra meta da includere è la zona del Porto Antico, il waterfront dove fare una piacevole passeggiata vista mare e visitare il noto Acquario, il Galata Museo del Mare, il Galeone, l’ascensore Bigo, la Biosfera e concedersi un goloso pranzo, merenda o cena.
Infine, non posso non suggerire Boccadasse, il romantico “borgo marinaro in città”, un angolo unico che assomiglia a una cartolina: le case color pastello, i ristorantini sulla spiaggia, le barche che sostano al sole trasportano in un’atmosfera da fiaba.
Cosa vedere in Liguria: Taggia, il borgo degli ulivi
La Riviera dei Fiori riserva città e borghi davvero suggestivi: vi propongo Taggia, chicca di origine medievale, patria della nota oliva taggiasca e di quello che è “l’oro verde” di Liguria.
Immerso nel verde degli uliveti, il centro storico, perfettamente conservato, si fa annunciare dal ponte che sovrasta il torrente Argentina: contraddistinto da 16 arcate e lungo ben 206 metri, è il simbolo del paese.
Una passeggiata tra i vicoli e le stradine lastricate dona un piacevole “tuffo nel passato”: lungo Via Soleri, lo sguardo viene attratto dal cinquecentesco Palazzo Asdente-Callega, e dalle arcate gotiche e dallo splendido loggiato di Palazzo Curlo.
Ma non soltanto: in Piazza Cavour merita una sosta la Chiesa dei Santi Sebastiano e Fabiano che spicca con la sua facciata color arancio tra le abitazioni in ardesia, scura pietra dalla texture liscia e sottile, utilizzata per arricchire l’architettura degli edifici e gli antichi portali.
Vi segnalo poi il Complesso monumentale di San Domenico: da vedere la chiesa gotica e il convento, custode di volumi preziosi, dal chiostro impreziosito con sculture, dipinti e affreschi.
Gli ulivi, il profumo dell’olio, la campagna lavorata da mani sapienti: Taggia è uno dei borghi gioiello dell’entroterra imperiese da visitare anche per apprezzare la bontà e i sapori della tipica cucina ligure.
Infine, a pochi chilometri, si apre la località balneare di Arma, dal mare Bandiera Blu e dall’ampio litorale sabbioso: amata e frequentata in ogni periodo dell’anno, vanta un clima mite e gradevole, stabilimenti attrezzati, ristoranti di pesce e locali dove la movida continua fino a notte inoltrata.
Portovenere, cartolina di Liguria
Si specchia nel favoloso Golfo dei Poeti ed è una gioia per gli occhi e per il cuore, un must da vedere in Liguria: il colorato e romantico borgo di Portovenere, Patrimonio UNESCO, è uno spettacolo dove le barche ondeggiano al sole e si respira l’atmosfera rilassata della baia che ispirò Lord Byron.
Iniziate a conoscerla percorrendo la via principale, Via Giovanni Capellini, su cui si affacciano botteghe artigiane e graziosi ristorantini dove fare una golosa pausa, e poi prendetevi tutto il tempo per raggiungere le sue perle: la Chiesa di San Pietro, aggrappata al promontorio roccioso come nave in partenza, e il Castello dei Doria da cui il panorama è talmente incredibile che deve essere ammirato dal vivo.
La breve salita che conduce al Castello riserva, a sua volta, punti di interesse: la Chiesa di San Lorenzo (o Santuario della Madonna Bianca), dallo stile romanico delle origini affiancato al gotico degli interventi di ristrutturazione, e i due mulini di Portovenere, resti delle antiche torri di avvistamento a protezione della costa.
Ma la meraviglia non finisce qui: al largo ecco emergere dal mare tre delle cinque isole di Liguria: Palmaria, Tino e Tinetto.
In particolare Palmaria, la più estesa, dichiarata Patrimonio UNESCO, ospita ben 36 grotte tra cui meritano una menzione la Grotta Azzurra, dagli ammalianti giochi di luce, e la Grotta dei Colombi dove furono rinvenuti resti di sepolture umane di cinquemila anni fa e fossili animali risalenti al Pleistocene.
Innamorarsi delle Cinque Terre
Non è possibile rispondere alla domanda “Cosa vedere in Liguria?” senza provare a raccontare il fascino e l’emozione delle Cinque Terre, cinque borghi dipinti in provincia di La Spezia, Patrimonio UNESCO.
Sono Riomaggiore, Manarola, Vernazza, Corniglia e Monterosso, un sogno a occhi aperti, talmente splendidi che sembrano appartengono al regno della fantasia: i silenziosi carruggi lastricati dove il traffico automobilistico non esiste, una dimensione senza tempo, le vivaci case mediterranee, la roccia a strapiombo sul mare, l’oasi naturalistica del Parco delle Cinque Terre, paradiso per i trekker e gli escursionisti, la costa frastagliata lambita da un mare Bandiera Blu, tutto concorre a creare un’atmosfera che non si dimentica.
Ma c’è ancora di più: la fierezza e la tenacia del territorio e dei suoi abitanti si svela negli arditi terrazzamenti coltivati a uliveti e vigneti: grazie agli ingegnosi muretti a secco, infatti, anche qui ha potuto svilupparsi l’agricoltura foriera di vini pregiati, gustoso limoncino e prezioso olio extravergine d’oliva.
Le Cinque Terre sono una tavolozza di colori: le delicate tinte pastello delle case verticali, il verde della collina e il blu delle onde.
Cosa vedere in Liguria: Alassio, l’elegante “Città del Muretto”
La provincia di Savona vanta una delle località più amate e apprezzate dal turismo internazionale: Alassio, l’elegante “Città del Muretto“, perla glamour dove il sole, il mare cristallino, le spiagge di sabbia fine e il divertimento sono di casa.
Da semplice borgo di pescatori, nel corso del tempo, Alassio si è trasformata in una cittadina balneare esclusiva che sa andare incontro a tutte le esigenze: occasioni di shopping presso le boutique e i negozi chic del celebre “Budello”, piacevole turismo balneare, spettacoli e cultura, locali sulla passeggiata e ristoranti vista mare, graziose ville in stile british, curati giardini e il Parco di Villa Pergola, ideale per romantiche e rigeneranti passeggiate tra flora mediterranea e sempreverde.
Capitale ligure della mondanità, ha il suo simbolo nel celebre “Muretto”, nato negli anni Cinquanta dall’idea dell’allora proprietario del vicino Caffè Roma, con il supporto creativo di Hemingway, assiduo frequentatore di Alassio durante le sue vacanze.
Oggi, il Muretto è impreziosito da oltre mille piastrelle in ceramica che riportano gli autografi di esponenti del jet set italiano e mondiale, sculture, la fontana da cui sgorga l’acqua che “chi ne beve ritorna“, la corona di Aleramo (Duca di Sassonia) e la moglie Adelasia, e l’inconfondibile statua bronzea degli “Innamorati”.
Quel gioiello dell’Abbazia di San Fruttuoso
Infine, per rispondere alla domanda Cosa vedere in Liguria? è doveroso citare l’Abbazia di San Fruttuoso, immersa in una fiabesca baia accarezzata dal mare cristallino nel comune di Camogli, Riviera di Levante, raggiungibile soltanto via mare oppure con emozionanti percorsi da trekking tra il profumo della macchia mediterranea e delle ginestre.
Il percorso a piedi permette di attraversare il Parco regionale di Portofino a picco sul mare e godere di una vista spettacolare; giungere all’Abbazia via battello emoziona allo stesso modo grazie al tratto di costa dove l’opera dell’uomo si è integrata perfettamente con il paesaggio.
L’Abbazia di origine medievale, è in stile romanico ligure, restaurata a cura del Fondo Ambiente Italiano, incastonata in un’oasi di natura e relax del Golfo Paradiso.
San Fruttuoso, che fu covo di pirati, monastero benedettino dell’Anno Mille, e borgo di pescatori, oggi è un gioiello lontano dalla frenesia della vita di tutti i giorni e dal traffico delle città, e l’Abbazia, aperta al pubblico, ospita importanti eventi culturali e concerti di musica classica e leggera.
Da vedere la scenografica Piazza della Chiesa, la Casa dell’Arco che svetta tra i lecci, la Torre Doria, e la Casa Del Mulino che ospita la Locanda del Mulino con camere e ristorante.
La spiaggia è tra le più belle d’Italia e la baia ospita, dal 1954, anche la statua sommersa del Cristo degli Abissi.