Dozza è l’esempio pratico di come storia e modernità possono fondersi, dando vita a realtà stupefacenti. Un borgo magico, le cui mura possono raccontare le storie di tante battaglie e le vite di tanti artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo.
Storia di un borgo: Dozza
Inserita tra i “Borghi più belli d’Italia”, Dozza è situata su uno dei colli bolognesi che predomina la valle del fiume Sellustra, si trova a pochi km da Imola. Dozza (che in dialetto vuol dire doccia) prende il nome dai condotti che furono costruiti per portare l’acqua all’interno del borgo poiché scarseggiava. D’altra parte, questo luogo è famoso per il suo vino pregiato: l’Albana, che ogni anno a maggio, viene celebrato con la consueta festa del vino. L’attuale architettura del borgo è quella risalente alla ricostruzione effettuata sotto Caterina Sforza, la quale fece tornare splendente questo borgo meraviglioso. Oggigiorno, infatti, passeggiando per i vicoli del borgo è possibile respirare quell’atmosfera colma di storia e dei personaggi che ne hanno fatto parte.
La magia di Dozza
Oggi Dozza ha una particolarità in più: è stata ornata con innumerevoli murales. Ebbene si! Il comune di Dozza ogni anno ospita degli artisti a cui lascia carta bianca, o per meglio dire, muri bianchi! Infatti questo ridente Borgo bolognese può vantare più di 90 murales che decorano le pareti delle case del paese. Per celebrare queste opere, ogni anno vengono fatte mostre e manifestazioni.
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L’arte fa da padrona in questo luogo meraviglioso, ogni angolo è un’esplosione di colore che pervade ogni vicolo. I visitatori del borgo percorreranno quelle stradine senza mai staccare gli occhi dalle pareti. Sono opere di artisti giunti in questo angolo di paradiso da ogni parte del mondo per lasciare un loro segno. E Dozza ringrazia! Ogni murales, infatti, ha la sua targa con il ringraziamento per l’opera lasciata. Un vero e proprio inno alla fantasia e all’immaginazione: questa è magia!