Che osso duro La Thuile. Torna in pista, e che pista! La più difficile e ripida pista italiana, la 3, Franco Berthod. Per amanti e professionisti del settore.
Bianchi vacanzieri
La Thuile è un luogo di vacanza straordinario. Le ciaspolate, questo lento vivere l’altitudine, portano a esplorare panorami incredibili, si può ad esempio raggiungere la Maison Blanche, fino in cima, ma anche fermarsi in una baita e assaggiare la polenta concia, o come viene definita “polenta grassa”.
Richiedetela con il cavolo nero, una delizia per il palato. Si può gustare il boudin, questo raffinato insaccato condito con barbabietole rosse, spezie e vino, e bere un passito Chaudelune a fine pranzo; ma si può, anzi, si deve sciare, andare veloci sull’Espace San Bernardo, la pista internazionale che nel 2014 ha festeggiato i suoi 30 anni di attività.
L’Italia innovativa si trova a La Thuile
L’Italia ha presentato da tempo la candidatura di questa località sciistica a sede fissa dei recuperi del Campionato del mondo e a discapito dei continui rimandi o rifiuti tiene il punto. Si parla infatti di una data per il Campionato 2018-19.
Intanto la pista 3, Franco Berthod, la più tecnica e complessa tra le piste italiane, generalmente dura, tendente al ghiaccio, priva di sole se non nel tratto finale, è uno dei sentieri sciistici più amati da chi ricerca il brivido. E infatti il cartello all’inizio della pista informa che è per sciatori esperti.
Non godrà quest’anno di campioni del mondo e gare ma non mancheranno gli sciatori!
C’è sempre voglia di scoprire il mondo bianco, i paesaggi che lasciano col fiato sospeso, e questo è proprio uno di quegli scenari, da mozzare il fiato. E scendere è roba da coraggiosi, da amanti delle pendenze ripide. Ma non lasciatevi influenzare dal rischio, i rischi vanno presi, godetevi una settimana bianca indimenticabile.