Informazioni e curiositàIn Puglia la prima barriera corallina italiana

In Puglia la prima barriera corallina italiana

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Scoperta una barriera corallina a Monopoli

I biologi marini hanno scoperto una nuova barriera corallina al largo della costa italiana nel mare Adriatico, vicino alla famosa città turistica di Monopoli, in Puglia. È la prima barriera corallina del paese e molto diversa dalla maggior parte delle altre barriere coralline grazie alla sua miscela unica di condizioni.

Le barriere più famose al mondo sono la Great Barrier Reef in Australia o quelle intorno alle zone tropicali come le Maldive, e la loro caratteristica principale è la varietà e vivacità dei colori. Il loro meraviglioso aspetto lo devono alle alghe simbiotiche chiamate zooxantelle che catturano la luce del sole e la convertono in energia, proprio come le piante, per fornire nutrienti essenziali ai coralli.

Una nuova varietà di barriera

Quella rinvenuta lungo la costa italiana però si differenzia da quelle più note, appartenendo ad una varietà diversa. A causa della sua maggiore profondità, si trova infatti tra i 30 ei 55 metri, la barriera di Monopoli è mesofotica, cioè prospera in condizioni di scarsa illuminazione. Al posto degli organismi fotosintetici, comuni nelle altre barriere, questa è composta da “scleractiniani non simbiotici”, noti anche come coralli duri. Piuttosto che fare affidamento su altri organismi per il cibo, il corallo ottiene sostanze nutritive dalla sostanza organica sospesa che galleggia intorno al mare Adriatico.

grande barriera corallina
Coralli. Photo credit: wembley by unsplash.com

“La composizione delle specie della comunità bentonica mostrava una marcata somiglianza con quelle descritte per le comunità coralligene mediterranee e sembrava essere dominata dagli invertebrati, mentre le alghe calcaree, che sono solitamente considerate i principali coralligiani costruttori di scogliere, erano scarsamente rappresentate. Nel complesso, la barriera studiata può essere considerata un ambiente unico, da includere nella vasta e diversificata categoria delle biocostruzioni mediterranee “, hanno scritto gli autori nel loro studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports.

La mancanza di alghe rende l’unica barriera corallina conosciuta in Italia priva dei numerosi pigmenti colorati che invece si trovano tipicamente in altre barriere. Ma questo non lo rende meno spettacolare o attraente per la vita marina.

I ricercatori hanno stimano che la barriera corallina si estenda per circa due chilometri e mezzo, ma potrebbe estendersi per decine di chilometri lungo la costa orientale. In futuro, prevedono di eseguire più immersioni per trovare la reale estensione della barriera corallina.

Leggi anche: La Grande Barriera Corallina è destinata a sparire per sempre? Ecco cosa emerge da un recente studio

Le barriere coralline di tutto il mondo sono minacciate da un fenomeno conosciuto come lo sbiancamento. Questo fenomeno avviene quando le acque oceaniche diventano troppo calde ed espellono le alghe fotosintetiche, chiamate zooxantelle, che vivono in una relazione simbiotica con il corallo. Senza le alghe, il corallo muore e le alghe prendono il sopravvento.

Sebbene il reef italiano appena identificato non abbia alghe simbiotiche, è ancora un ecosistema fragile. Per questo il Consiglio regionale pugliese sta progettando di dichiarare la barriera corallina un’area marina protetta.

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