La nostra Italia è ricca di patrimoni cari all’intera umanità. Uno di questi esempi è: Ivrea Città Industriale del XX Secolo, Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Ivrea: Città Industriale del XX Secolo, Patrimonio Mondiale dell’Unesco
Nel 1908 Adriano Olivetti, fonda una delle città all’avanguardia nell’intero patrimonio industriale. Oggi, Ivrea gode di uno dei più importanti riconoscimenti, è stata inserita nella lista come Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Ivrea si trova nella provincia di Torino, in Piemonte, e da molti è considerata “il capoluogo del Canavese”. Si tratta di una città industriale nata da un vero e proprio poggetto che ha avuto origine da un pensiero innovativo a sfondo socioculturale tipico del ‘900.
Infatti, Ivrea può esse definita come un vero e proprio esempio di sperimento. Questo progetto prevedeva delle idee politiche, sociali ed industriali innovative. Esse lavoravano assieme per avere un occhio più completo sulle metodologie atte a migliorare il benessere delle comunità locali.
Storia di Ivrea
Ivrea, Città Industriale del XX Secolo è stata fondata nel 1908 da Camillo Olivetti, uno degli imprenditori della nostra rivoluzione industriale dei primi del XX secolo. La città si è sviluppata soprattutto nel periodo che va dagli anni ‘30 aqli anni ’60. Adriano Olivetti, dà origine a questo progetto quando l’azienda che porta il suo nome iniziò ad espandersi. La Olivetti produce macchine da scrivere, calcolatrici meccaniche e computer, inizia ad estendersi.
Olivetti, per la realizzazione architettonica della città e dei suoi edifici, lascia il comando nelle mani di veri e propri geni italiani dell’architetti e dell’urbanistica. Gli edifici per produzione, amministrazione, servizi sociali e usi residenziali, che caratterizzano la città, appartengono al Movimento Comunità.
Il Movimento Comunità è una corrente culturale, trasformatosi poi in partito politico, nata, anc’essa, dalla mente di Olivetti. Alla base di tale corrente di pensiero politico ed economico vi è una matrice socialista e liberaldemocratica.