Pensare di organizzare un tour enogastronomico della provincia di Roma è pura follia… qualche mese non basterebbe! Proviamo comunque a dare qualche suggerimento, anche per chi, come tutti noi, potrà concedersi solo qualche giorno.
![Tour enogastronomico della provincia di roma Tour enogastronomico della provincia di roma](https://viaggiare.moondo.info/wp-content/uploads/sites/4/2015/12/spaghetti-carbonara-1-1024x726.jpg)
La gastronomia romana si contraddistingue, come nella maggior parte delle cucine tipiche italiane, per la semplicità degli ingredienti e per il loro gusto forte e deciso. Spesso i cibi non sono molto “salutari”, ma sicuramente risultano piacevoli e appetitosi. Per quanto riguarda i primi piatti, la regina indiscussa è la pasta alla carbonara, assieme ai bucatini all’amatriciana, che prendono il nome da una cittadina in provincia di Rieti, Amatrice. Vengono preparati con il cosiddetto quinto quarto, ovvero i resti degli animali macellati dopo che le parti pregiate sono state vendute ai ricchi, assieme a pomodoro, peperoncino, vino bianco e pecorino. Questi due ultimi ingredienti vengono preparati rispettivamente nella zona dei Castelli Romani e a Rocca Priora e li possiamo ritrovare anche nella carbonara, ma associati all’uovo. Di primi piatti ne abbiamo tanti altri, con una predilezione per gli spaghetti, accompagnati da cacio e pepe, alici nella parte più vicina al mare oppure in sostituzione il tonno, o ancora semplicemente aglio e olio e peperoncino. Inoltre, possiamo assaporare i maccheroni con la ricotta o le minestre di riso in brodo, soprattutto nella città di R Spaghetti alla carbonara, un must della tradizione gastronomica romana (Photo credit: giallozafferano)[/caption]
Tour enogastronomico della provincia di Roma
Proseguiamo il nostro tour enogastronomico a Roma e provincia passando ai secondi piatti, la frittura è una delle migliori espressioni della cucina romana, aspetto che era già stato colto dal poeta francese Paul Valéry. Il più conosciuto è appunto il fritto alla romana, anche detto fritto scelto, composto da frattaglie, carciofi (eccezionali quelli alla “giudia”) e pandorato passati nello strutto. Esiste anche un fritto misto, con ingredienti più pregiati e passati in pastella. Infine, non bisogna dimenticarsi dei supplì, ovvero crocchette di riso ripiene di carne tritata, pollo, funghi e provatura. Aprendole, il formaggio fila e da qui il nome di supplì al telefono. Per la vicinanza al mare e la lunga tradizione marinara, anche i piatti di pesce non passano certo inosservati, anche se non sono tipicamente romani e numerosi. Per quanto riguarda i pesci di acqua dolce, vanno per la maggiore le ciriole, ovvero le anguille (una volta pescate nel Tevere), cucinata coi piselli, o ancora le seppie coi carciofi, il baccalà in guazzetto e i filetti di baccalà fritti passati in pastella.
I piatti della tradizione romana
Tra i secondi piatti a base di carne, il più conosciuto e tipico è di sicuro l’abbacchio. Si tratta dell’agnellino da latte, allevato soprattutto nell’Agro, ma anche in altre regioni limitrofe, come l’Umbria, le Marche e l’Abruzzo. Viene cucinato soprattutto in due modi: arrosto oppure alla romana. Nel primo caso, viene fatto allo spiedo, mentre nel secondo è cotto in padella con pepe, aglio, rosmarino, acciughe ed aceto. Inoltre, possiamo provare anche l’abbacchio sbrodettato, ovvero preparato in casseruola con strutto, prosciutto, cipolla, vino bianco e tuorli d’uova. Infine, possiamo anche solo assaggiare costolette o testicciole d’abbacchio, o ancora la coratella, ovvero le frattaglie dell’agnellino cucinate ai carciofi.
Abbacchio al forno con patate (photo credit: gustoblog)[/caption]
Ma un tour enogastronomico a Roma deve necessariamente contemplare anche i contorni, i più conosciuti sono i fagioli con le cotiche, la cicoria trascinata, i broccoletti di rape, i fagiolini a corallo, i peperoni in padella con strutto e cipolla, i pomodorini ripieni di riso, l’indivia, le zucchine marinate e vari tipi di ottime insalate, quali la lattuga, la scarola, la lattughella, la cicoria, la cappuccina e la misticanza, ovvero un misto di varietà d’insalate di campo.
![Tour enogastronomico della provincia di roma](https://viaggiare.moondo.info/wp-content/uploads/sites/4/2015/12/fagioli_con_le_cotiche.jpg)
Per finire, impossibile non menzionare i pregiati vini, soprattutto quelli ricavati dai vigneti che circondano il Lago di Albano. Ma questo “argomento” merita un approfondimento a parte, vi invitiamo a leggere gli articoli:
- Giacchè, la promessa antica di Casale Cento Corvi.
- Colle Picchioni e Paola Di Mauro. Storia di una Donna del vino.
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