Fin dai tempi più remoti l’umanità è affascinata e spaventata dai vulcani, veri e propri giganti della natura capaci di ammaliare qualsiasi persona alla vista e allo stesso tempo, con le proprie eruzioni, di distruggere tutto ciò che hanno intorno. Ma quali sono i 10 vulcani attualmente più pericolosi tra quelli che si trovano nel mondo? Qui di seguito ecco una carrellata, decisamente affascinante. Prima di addentrarci nella loro scoperta va detto che la pericolosità di un vulcano è data essenzialmente da due fattori, ovvero la frequenza delle eruzioni e il VEI, acronimo che indica l’indice di esplosività vulcanica.
Soufrière Hills
Questo nostro viaggio può cominciare con un vulcano che si trova nella zona dei Caraibi e precisamente nell’isola di Moserrat. Il riferimento è al vulcano di Soufrière Hills che si innalza per una altezza pari a poco meno di 915 metri. L’ultima eruzione degna di nota risale al 1995, quando Playmouth, realtà più importante di questa isola venne letteralmente travolta dai detriti causati dall’eruzione di questo vulcano.
Vesuvio
Proseguendo, si arriva subito ad uno dei vulcani più famosi del mondo, ovvero il Vesuvio. Vero e proprio simbolo di Napoli. Questo vulcano è famoso in tutto il mondo per l’eruzione che nel 79 d.C fece letteralmente scomparire le realtà di Pompei ed Ercolano. Anche se la sua ultima eruzione risale al 1944. Resta tra i vulcani più pericolosi di tutto il mondo e ciò è causato anche dal fatto che nelle zone ad esso circostanti vivono circa 900 mila persone.
Pinatubo nelle Filippine
Per scoprire chi occupa l’ottavo posto di questa classifica bisogna abbandonare i confini italiani e recarsi in Asia. Precisamente nelle Filippine, dove si trova il Pinatubo. Questo vulcano è diventato famoso soltanto in tempi decisamente recenti e più precisamente nel 1991, quando con una violentissima eruzione che portò alla morte di 600 persone balzò agli onori di tutte le cronache in ogni parte del mondo. L’aspetto positivo è che secondo gli studi scientifici, le sue eruzioni avvengono sempre in un lasso di tempo che va da 100 ai 1000 anni.
Vulcano Unzen, il più pericoloso ti tutto il Sol Levante
Ci stiamo avvicinando alle prime cinque posizioni, ma prima bisogna scoprire chi occupa la settima. Per farlo non è necessario spostarsi troppo dalle Filippine. Visto e considerato che risulta sufficiente recarsi in Giappone, dove si trova l’Unzen, che dati alla mano risulta essere il più pericoloso di tutto il Sol Levante, anche se gli ultimi studi hanno mostrato come la sua attività non sia più così letale come in passato. Tuttavia, per capire come mai è considerato il vulcano più pericoloso di tutto il Giappone, basta ricordare come una sua eruzione avvenuta nell’ormai lontano 1792 abbia causato la morte di qualcosa come 15 mila persone, dato che gli consente ancora oggi di essere sempre presente nelle classifiche dei vulcani più pericolosi del mondo.
Etna, Sicilia
In sesta posizione si trova un altro vulcano italiano e precisamente l’Etna, che è uno dei simboli della città di Catania. Questo vulcano si caratterizza per due primati. Il fatto di essere il vulcano attivo più esteso del Vecchio Continente e quello di poter vantare l’eruzione più lunga di tutto il XX secolo, evento avvenuto tra il 1991 ed il 1992.
Navado del Ruiz
In quinta posizione si trova il Navado del Ruiz, la cui eruzione nel 1985 uccise quasi 30 mila persone della città colombiana di Armero. Ai piedi del podio si trova invece La Pelee, vulcano della Martinica che ad inizio XX secolo ha causato qualcosa come 30 mila morti.
Krakatoa, oltre che distruttivo anche molto rumoroso
Il podio inizia invece con l’indonesiano Krakatoa, che oltre alle eruzioni distruttive è conosciuto anche per essere il vulcano più rumoroso nel corso delle eruzioni che lo caratterizzano. Al secondo posto troviamo, rimanendo sempre in Indonesia, il vulcano Tambora, una cui eruzione ad inizio 1800 causò 60 mila morti e una conseguente carestia per le conseguenze sull’economia.
Il primo posto è occupato dalla Caldera di Yellowstone, la cui “potenza di fuoco”, per usare una espressione metaforica, potrebbe davvero devastare l’umanità intera.