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Come organizzare, il cammino di Santiago di Compostela

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Negli ultimi anni, sempre più persone hanno deciso di intraprendere il cammino di Santiago di Compostela. Che si tratti di un pellegrinaggio religioso, di un momento di raccoglimento personale, di un’occasione per mettere alla prova il proprio fisico o di un viaggio a contatto con la natura incontaminata, servono comunque organizzazione e un minimo di conoscenza di come svolgere al meglio questo percorso.
Cattedrale di Santiago di Compostela. Photo Credit: Innocenti Viaggi

Il cammino di Santiago di Compostela, partendo dalla Francia

Innanzitutto, pochi sanno che il cammino di Santiago non è un percorso solo, ma ne esistono vari. Il più conosciuto è sicuramente il cosiddetto Cammino Francese.  Parte dalla Francia, più precisamente da Saint-Jean-Pied-de-Port. In questo modo si percorrerà tutto il nord della Spagna e i Pirenei, toccando città come Roncisvalle, Pamplona, Logroño, Santo Domingo de la Calzada, Burgos, Ponferrada, fino ad arrivare dopo più di 760 km a Santiago de Compostela.
Vari percorsi del Cammino di Santiago di Compostela. Photo Credit: Cammina Cammini

Il Cammino Inglese e quello Portoghese

Oltre a quello Francese esistono anche il Cammino Inglese e quello Portoghese. Il primo non parte dall’Inghilterra come potrebbe far pensare, ma da Ferrol o Coruña, percorrendo solamente 110 km, che si possono tranquillamente coprire in 5 giorni. In questo modo si potrà entrare in contatto con la Galizia più rurale, evitando infatti le grandi città.
Per quanto riguarda invece il Cammino Portoghese, si può partire da Lisbona (oltre 600 kilometri), Porto (240 kilometri) o da Tuy, la prima città spagnola oltre il confine spagnolo. Solitamente questo è il percorso meno frequentato, ma allo stesso tempo anche meno attrezzato per quanto riguarda ostelli, segnali e strade. Per questa ragione, è sconsigliato durante la stagione invernale, quando molti albergues (ostelli) sono chiusi.

Il Cammino di Madrid

Infine esiste il Camino de Madrid che, contrariamente agli altri, non ha radici antiche, bensì è stato creato negli ultimi anni dagli Amigos de los Caminos de Santiago. Partendo dalla capitale spagnola, permette di conoscere molte importanti località della Spagna centrale, come Segovia, Valladolid e Sahagún, fino a ricongiungersi con il Cammino Francese.

Come ottenere la certificazione del pellegrinaggio

Certificazione di pellegrinaggio. Photo Credit: Cosebelle magazine
Nel caso il tempo a disposizione sia poco ma ci sia comunque un interesse ad ottenere la compostela, ovvero il certificato che attesta il pellegrinaggio religioso, i km minimi da percorrere sono 100, mentre raddoppiano se si decide di utilizzare la bicicletta.

Come organizzare il cammino di Santiago di Compostela

Organizzare un viaggio così lungo e che mette a dura prova lo spirito e il corpo non è sicuramente facile. Innanzitutto, bisogna rendersi conto che si sta per affrontare un’esperienza non molto comune, perciò bisognare affrontare gli imprevisti con serenità. Il primo fattore da tenere presente è il tempo atmosferico. Infatti, la Spagna settentrionale è anche conosciuta come Spagna atlantica e ovviamente risente del clima atlantico, molto piovoso durante tutto l’anno, anche d’estate.

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Per questo motivo, bisogna essere attrezzati ad affrontare la pioggia, spesso anche battante e improvvisa. Il secondo fattore da tenere presente è la quantità di km da affrontare ogni giorno, in base alla condizione fisica e alla preparazione atletica. Se non si hanno particolari problemi fisici o di età, si consigliano in media 20-25 km a piedi al giorno, raddoppiando la distanza se si utilizza la bicicletta, anche se durante l’inverno le ore di luce sono ridotte rispetto all’estate, perciò si potrebbe essere costretti a camminare di meno.

Organizzarsi con le soste

Alloggi durante il pellegrinaggio. Photo Credit: Viaggia nel Mondo
Una volta deciso se utilizzare la bicicletta o le proprie gambe, si calcolano i km da percorrere totali in base al tempo a disposizione. In questo modo, si potranno prenotare in anticipo alcuni ostelli per non avere sgradevoli sorprese, soprattutto d’estate, anche se spesso capiterà anche di dormire a terra in sacchi a pelo data la grande richiesta di posti letto. Gli ostelli sono quasi tutti municipali, perciò sono economici ma comunque puliti ed ordinati, mettendo a disposizione molti servizi per i pellegrini.


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