Un Safari in Africa è da sempre una delle esperienze che qualsiasi viaggiatore vorrebbe provare almeno una volta nella vita. Tuttavia organizzare un Safari, a meno che non ci si affidi totalmente ad un tour operator, richiede tempo, dedizione ed attenzione.
La prima cosa da tenere presente è che se anche il termine safari in lingua swahili sta ad indicare il viaggio. Ciò non significa certo, che tutti i safari siano uguali. Questo particolare tipo di vacanza cambia infatti a seconda della zona che si decide di andare a scoprire. Ma come si organizza un Safari in Africa, in modo tale da potersi godere un’esperienza che se fatta con le giuste cautele, risulterà indimenticabile per tutto il resto della propria vita?
Organizzare un Safari risparmiando
Il costo di un Safari è spesso non indifferente. Motivo per cui, se si vuole risparmiare, conviene senza dubbio organizzarne uno o nella prima metà dell’anno o a dicembre. I prezzi fatti dalle compagnie aeree e anche dalle agenzie di viaggio risultano decisamente più abbordabili.
Inoltre, per vivere al meglio questa esperienza, il consiglio è di fare un Safari di gruppo. Questo porterà non soltanto un beneficio da un punto di vista prettamente economico, ma anche da un punto di vista del divertimento. Si avrà modo di condividere un’esperienza indimenticabile con persone che apprezzano allo stesso modo questa particolare vacanza.
Con che mezzo fare il Safari?
Detto questo, la prima cosa da fare è decidere che cosa si vorrebbe vedere nel corso di un Safari. La domanda è tutto tranne che banale, perchè dalla scelta che si andrà a fare dipenderanno poi tutte le altre. Quindi, prima di tutto, bisogna decidere se si vuole fare un Safari a stretto contatto con la natura. Magari a cavallo, oppure servendovi di mezzi di trasporto più moderni. Molti preferiscono addirittura la canoa, prediligendo quindi un viaggio alla scoperta della natura circostante a qualche grande fiume africano.
Dove fare il Safari?
Se la scelta alla fine dovesse cadere su un Safari in uno dei tanti parchi nazionali africani. Bisogna essere consapevoli della possibilità di usufruire di strutture che le autorità delle riserve naturali, mettono a disposizione dei viaggiatori. Questa possibilità è sicuramente da prendere in considerazione, perchè consente di vivere davvero in modo totale quella che è la realtà africana. E se è vero che la comodità non è certamente tra gli aspetti più curati in questo caso, non si può negare che dormire in mezzo alla natura e sotto le stelle africane, sia un qualcosa che non si dimenticherà mai. Si racconterà di continuo a parenti e conoscenti, una volta tornati a casa.
Cosa mettere in Valigia e cose da fare prima di partire?
Date queste indicazioni in linea generale, bisogna ora passare a consigli di natura più tecnica. Quello che è indispensabile portare in valigia per fare in modo che il proprio Safari non diventi un incubo a occhi aperti. Prima di tutto vanno messi in valigia vestiti adatti, ovvero molto leggeri e possibilmente mimetici. Fondamentale è anche portare il repellente per insetti. Da apporre direttamente sui vestiti. Poi bisogna ovviamente ricordarsi di fare per tempo tutte le vaccinazioni del caso. Portare un kit di farmaci, tra cui non devono mai mancare quelli contro la diarrea.
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Inoltre, per preservare la memoria del Safari, oltre alla immancabile macchina fotografica, con cui si avrà modo di immortalare i momenti più importanti di un’esperienza appagante come un Safari. Risulta consigliabile provare a tenere un vero e proprio diario, nel quale annotare giorno per giorno tutto quel che si avrà modo di vedere, scoprire e vivere.
Informarsi dei luoghi che si andranno a vedere!
Detto di ciò che è indispensabile portare in valigia per organizzare al meglio un Safari in Africa, non bisogna dimenticare, nel periodo precedente alla partenza, di dedicare un po’del proprio tempo ad approfondire i luoghi che si andranno a visitare. Come per qualsiasi viaggio è sempre meglio avere una minima idea di quel che si andrà a scoprire e a vedere.