EnogastronomiaIl vero Natale si respira a San Gregorio Armeno, Napoli

Il vero Natale si respira a San Gregorio Armeno, Napoli

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Uno dei luoghi dove il Natale si sente in modo particolare è sicuramente San Gregorio Armeno. La famosa via dei pastori che si trova a Napoli. Per questo un weekend nella città partenopea, magari proprio nei giorni dell’Immacolata, è sicuramente una buona idea. E’ possibile coniugare arte e cultura a prezzi sempre molto convenienti.

Il Natale a San Gregorio Armeno

Come raggiungere San Gregorio Armeno

Raggiungere la via dei pastori San Gregorio Armeno è molto semplice. Questa strada, infatti, è una via stretta e lunga che si trova proprio nel centro storico di Napoli. Una piccola traversa della famosa Spaccanapoli. Una strada che taglia esattamente in due parti la città. La metro di riferimento più vicina è sicuramente quella di Piazza Dante che conduce a Port’Alba, una bellissima porta del 1600 che serviva per entrare anticamente in città. Si trova alle spalle dello storico convitto nazionale Vittorio Emanuele del 1861. Superata Port’Alba si arriva a Piazza Bellini con i resti delle mura greche di Napoli e si accede al Decumano Maggiore, nel pieno centro della città. Prima di raggiungere Via San Gregorio Armeno è possibile gettare uno sguardo al cuore di Napoli e godere di alcune bellezze come la statua del Corpo di Napoli. In realtà, rappresenta il Dio Nilo ed è di epoca egizia.

Cosa Vedere in questo luogo fantastico?

La strada di San Gregorio Armeno sorge in quella che nell’antichità era l’area di un tempio dedicato alla Dea Cerere. Negli ultimi secoli, invece, qui si sono concentrati tutti i maestri artigiani dell’arte presepiale che durante tutto l’anno preparano, fin dai primi anni del Settecento, le proprie opere per venderle nel periodo dell’anno più bello. Il Natale. A San Gregorio Armeno si possono trovare veri e propri artisti della terracotta e della cartapesta che realizzano statuine di ogni dimensione per coloro che amano il presepe e la tradizione ad esso collegato. Tuttavia non si trovano solo statuine ma anche accessori per la realizzazione dei presepi. Sia per quanto riguarda la base e la scenografia, che per quanto riguarda case, attrezzi e personaggi umani e animali. Ovviamente la grande attrazione della strada è costituita da tutte quelle bancarelle che propongono personaggi del presepe non classici ma rubati all’attualità.

san gregorio armeno
La strada dei presepi (tripadvisor.it)

Non è raro, infatti, trovare la statua di politici, personaggi dello sport ma anche dello spettacolo e della cronaca che sono sotto gli occhi del riflettore durante tutto l’anno. Tanto da essere diventato per i personaggi stessi un motivo di vanto avere la propria statuina esposta sui banchi dei presepi di Napoli. Per gli amanti della tradizione, invece, ci sono le classiche statue. Rappresentano le figure più note del presepe come la sacra famiglia, i pastori, il fornaio e così via. Le statuine possono essere acquistate in diversi formati e misure. Tutte sono realizzate rigorosamente a mano, anche per quanto riguarda i vestiti. San Gregorio Armeno è attivo tutto l’anno ma è dai primi di novembre fino al giorno della Befana, che offre il meglio della sua produzione. Durante l’anno, però, è possibile richiedere anche la realizzazione di piccole statuine da mettere sul presepe che rappresentano se stessi o i propri cari.

Dove mangiare nei pressi di San Gregorio Armeno?

Una giornata in giro per le stradine dei pastori di San Gregorio Armeno richiede sicuramente una sosta per mangiare. Da consigliare le storiche pizzerie Il Presidente, Di Matteo o Sorbillo. Per una sosta dolce va benissimo Sfogliate e Sfogliatelle per gustare il tipico dolce napoletano.

Cose da vedere nei dintorni

Imperdibile nei dintorni di San Gregorio Armeno anche una visita alla Napoli Sotterranea. Con una guida esperta e autorizzata sarà possibile intraprendere un viaggio alla scoperta del sottosuolo della città. Reperti che partono dagli antichi romani, per arrivare fino al periodo della Seconda Guerra Mondiale, quando il sottosuolo e i tunnel borbonici venivano impiegati come rifugi antiaerei.



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