La Gaiola è l’area protetta più bella d’Italia, un vero e proprio paradiso aperto a cento persone alla volta, situata di fronte a Posillipo. Scopri la sua misteriosa storia ed incredibile bellezza.
La Gaiola, l’isola maledetta di Posillipo
I napoletani la chiamano “l’isola maledetta“, La Gaiola si trova a poche bracciate dalle coste di Posillipo, nel cuore del “Parco sommerso di Gaiola”. Questa area marina protetta si estende su una superficie di 41,6 ettari, dal pittoresco borgo di Marechiaro sino alla splendida Baia di Trentaremi. Sulla villa e sulla sorte tragica dei suoi abitanti aleggiano macabre leggende.
Oggi La Gaiola è di proprietà della Regione Campania e si accede al parco archeologico sommerso dalla scogliera di fronte. Percorrendo la Grotta di Seiano si arriva invece alla monumentale villa di Pollione. La Gaiola è oggi nota per le numerose leggende funeste. Scopriamole insieme.
Le leggende della Gaiola
Secondo alcune leggende, si racconta che l’isola agli inizi del XIX secolo era abitata da un eremita, soprannominato “Lo stregone”, che viveva dell’elemosina dei pescatori del luogo. Fino a quel periodo accanto all’isola della Gaiola si poteva vedere un edificio romano quasi del tutto sommerso chiamato la Scuola di Virgilio. Secondo alcune leggende medievali qui il poeta-mago insegnava arti magiche, creando pozioni ed eseguendo riti magici e furono proprio questi ad inquinare lo specchio d’acqua intorno all’isola con un potente maleficio su tutti coloro che vi sostavano per molto tempo.
Secondo gli abitanti di Napoli, infatti, l’isola sarebbe avvolta da un maleficio: tutti coloro che hanno posseduto la Gaiola sono morti o hanno avuto sfortuna. Non è così per il parco marino, che è una vera bellezza.
La Gaiola e tutta l’area attorno è un posto di incantevole bellezza dove i costoni rocciosi di tufo giallo napoletano sono scavati e modellati dal vento e dal mare con scorci e paesaggi mozzafiato. La zona è caratterizzata da grotte e fondali ricchi di reperti archeologici romani, resti di ville marittime e peschiere visibili tutt’oggi.
Grazie alla vicinanza alla terraferma e alla bassa profondità, è facilmente visitabile seguendo percorsi guidati facendo snorkeling.