Che la Sardegna è una terra dalle infinite sfaccettature in grado di offrire emozioni uniche al visitatore non avevamo alcun dubbio… Ma sapevi che proprio in Sardegna ci sono alcuni dei murales più belli del mondo?
La Sardegna, terra di murales è una mostra a cielo aperto!
Meta preferita per le migliori destinazioni estive, località scelte dai vip e villaggi più remoti in cui si respira ancora un’atmosfera di altri tempi. La sua natura incontaminata, le sue spiagge bianche e le acque cristalline rendono la Sardegna una terra dalle mille meraviglie. Ma ci sono luoghi in cui l’uomo ha osato lasciare il segno, e lo ha fatto veramente bene. Infatti, la Sardegna possiede alcuni dei murales più belli del mondo. Inizialmente nati come forma artistica di protesta e di libera espressione creativa contro il potere, oggi sono testimonianza di un importante valore estetico e sociale.
L’arte dei murales in Sardegna
Quando si parla di murales, ci si riferisce a pitture eseguite sulle pareti di edifici pubblici o privati, alla cui creazione partecipano, nella maggior parte dei casi, più persone. Sono molte in Sardegna le località arricchite e colorate da murales, che raccontano con il loro proprio linguaggio i costumi e la cultura delle genti che li abitano. Orgosolo e San Sperate prima di tutti. Questo fenomeno artistico e sociale, coltivato negli anni da molti paesi della Sardegna ancora oggi esprime tematiche globali ed internazionali. I murales rappresentano una nuova forma di arredo urbano e mantengono inalterato il messaggio di un’arte collettiva e popolare soggetta ogni giorno al giudizio di chi arriva ad ammirali.
I paesi della Sardegna con i più bei murales, oltre a Orgoloso e San Sperate sono: Fonni, Tinnura, San Gavino, Suni, Palau, Sarule e Oliena.
San Sperate, il paese-museo
Conosciuto in tutta l’isola con il nome di Paese-Museo, il centro storico di San Sperate è un vero e proprio museo a cielo aperto che oggi vanta oltre 500 opere, tra murales, sculture ed altre realizzazioni dislocate nelle varie vie del paese.
L’artista che diede inizio al processo di trasformazione del suo paese di origine fu Pinuccio Sciola, con i suoi primi capolavori eseguiti nel 1968. Da li in poi, numerosi altri artisti furono coinvolti in questo fenomeno, trasformando negli anni il comune in un Paese-Museo.
Statue in pietra, mosaici, riproduzioni di quadri famosi, e numerosi murales che dominano le facciate di case ed edifici, realizzate con diverse tecniche, come il graffito o l’affresco. I temi principali delle rappresentazioni sono la vita quotidiana del popolo. Ad esempio, il lavoro nei campi, anziani che fanno conversazione, donne impegnate nelle faccende domestiche, finte porte e finestre e altre creazioni astratte.
Hai già visitato uno di questi affascinanti paesi? Raccontaci la tua esperienza!
Siamo una giovane realtà editoriale e non riceviamo finanziamenti pubblici.
Il nostro lavoro è sostenuto solo dal contributo dell’editore (CuDriEc S.r.l.) e dagli introiti pubblicitari. I lettori sono la nostra vera ricchezza. Ogni giorno cerchiamo di fornire approfondimenti accurati, unici e veri.
Sostieni Moondo, sostieni l’informazione indipendente!
Desidero inviare a Moondo una mia libera donazione (clicca e dona)
GRATIS!!! SCARICA LA APP DI MOONDO, SCEGLI GLI ARGOMENTI E PERSONALIZZI IL TUO GIORNALE
La tua opinione per noi è molto importante.
Ora anche su Google News, clicca qui e seguici
Potrebbe interessarti anche: