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Manaus, una città in mezzo alla foresta amazzonica

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La città brasiliana di Manaus è raggiungibile solo via fiume oppure in aereo perché è situata proprio alla confluenza tra il Rio Negro e il Rio delle Amazzoni. La particolarità di questo centro da 1.862.000 abitanti (circa 2.200.000 persone in tutta l’area metropolitana) è di essere circondata completamente dalla Foresta Amazzonica. Anche se si tratta della capitale dello Stato di Amazonas, uno dei maggiori centri industriali del Sud America e la settima città per popolazione del Brasile, non è facile da raggiungere.
La città di Manaus che si affaccia sulle sponde del Rio Negro e Rio delle Amazzoni. Photo Credit: EzRoadTrips

Come ci si arriva?

Si trova a 2.000 chilometri in linea d’aria da Brasilia, sorge nel nord del Paese e l’unica strada esistente mette in collegamento Manaus con il Venezuela. Le tratte aeree interessano la maggior parte dei centri di rilievo brasiliani, tuttavia spesso si decide di partire da San Paolo. Il viaggio dura circa 4 ore. L’unica alternativa possibile all’aereo è risalire il Rio delle Amazzoni in nave o in battello.
Aeroporto di Manaus. Photo Credit: Copa do mundo do brasil 2014

La storia di Manaus

Anche se la maggior parte delle persone fuori del Sud America non conosce Manaus, questa città è una delle più ricche al mondo. Infatti è uno dei centri più importanti nel commercio della gomma. La struttura urbana è simile a quella della altre città brasiliane ed è caratterizzata da traffico caotico e da una crescita edilizia senza pianificazione. Manaus nasce come piccolo forte portoghese di difesa contro le incursioni degli spagnoli alla fine del Seicento. Ottenne lo status di città nel 1848 con il nome di Cidade da Barra do Rio Negro; venne ribattezzata Manaus nel 1856 derivando il nome da quello degli indigeni Manaós. Tra l’Ottocento e il Novecento la città si ritrovò al centro del boom delle esportazioni del caucciù e il porto conobbe un grande sviluppo, così come l’assetto urbano. Considerata la città più ricca del Sudamerica era chiamata “la Parigi dei tropici”. Dopo un periodo di decadenza seguito all’avvento della gomma sintetica, Manaus tornò a crescere quando fu creata una zona di libero scambio che ha favorito notevolmente i commerci.

Cosa fare e vedere a Manaus

Manaus è una città grande due volte Milano dove modernità e sapore locale si uniscono e si fondono: oltre a centri commerciali, locali alla moda e hotel, sono presenti anche mercati rionali splendidi e caffè tipici. Molto famoso è il mercato della frutta e carne, situati vicino al porto e ricchi di banchi e chioschetti ambulanti. Si è immersi in una vera cacofonia tipica dei mercati sudamericani, i prezzi sono bassissimi e si vendono prodotti freschi. Manaus si estende sia sulla riva settentrionale pianeggiante del Rio Negro che sulle colline circostanti. Esistono diversi quartieri con particolari stili architettonici, realizzati durante il grande boom commerciale di fine ‘800. Ad esempio il quartiere San Francisco si caratterizza per riprodurre le vie tipiche della metropoli statunitense omonima.

Lo stadio di Manaus, costruito dal nulla per i Mondiali di Calcio 2014. Photo Credit: Wikipedia

Manaus è stata una delle sedi dei Mondiali del Brasile e ospita quindi uno stadio realizzato dal nulla. Si chiama Arena da Amazonia e ha 42.000 posti. La sua costruzione è stata paragonata a quella del famoso teatro dell’opera Amazonas. Il suo stile ricorsa quello della Scala di Milano grazie anche all’abbondante uso di marmi italiani. Al porto è possibile noleggiare una barca con guida per poter navigare sul fiume e assistere alla confluenza delle acque del Rio Negro e del Rio delle Amazzoni, chiamato anche Rio Blanco. I nomi dei due imponenti corsi d’acqua sono legati ai loro diversi colori: uno presenta una colorazione scura, l’altro è argilloso. Quando si incontrano lo spettacolo è meraviglioso. Inoltre in barca è possibile ammirare la bellezza della Foresta Amazzonica e organizzare delle gite. Le imbarcazioni tipiche sono a 2 o 3 piani, così da trascorrere 2-3 giorni sul fiume.


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