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Montefalco in un giorno: cosa vedere?

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L’Umbria è una terra tutta da scoprire, una ricchezza che non ti aspetti. Qui natura, quiete, arte, e spiritualità fanno da padrone e ti accompagnano alla scoperta dei più suggestivi borghi medioevali per vivere dei momenti indimenticabili. Per i turisti avventurieri, l’Umbria è anche il luogo ideale per vivere l’ebbrezza del rafting o della mountain bike. Ovunque andrai, non mancheranno i sapori genuini e i piaceri della buona tavola con i prodotti enogastronomici locali. Uno dei luoghi più suggestivi dell’Umbria è di certo Montefalco, cittadina conosciuta soprattutto per il vino, ma che riserva molto altro al visitatore.

Montefalco, uno dei borghi più belli d’Italia

Montefalco, comune della provincia di Perugia è annoverato tra i Borghi più belli d’Italia ed è il punto di riferimento della regione vinicola in cui si producono il Sagrantino di Montefalco, il Montefalco Rosso. Situato in cima ad una collina, circondato da vigneti ed uliveti, dal 1568 gli è stato attribuito l’appellativo di “Ringhiera dell’Umbria”. Grazie ai suoi belvedere è possibile ammirare un panorama a 360°: i centri di Spoleto, Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Gualdo Cattaneo, Bevagna e, in lontananza, i versanti del Subappennino fino a quelli dei Monti Martani.

Montefalco
Montefalco, la “Ringhiera dell’Umbria” (photocredit by hotelportamarmorea.it)

Montefalco in un giorno: cosa vedere?

La visita a Montefalco non può che iniziare dalla sua cinta muraria con le sue porte (porta di Federico II, di Sant’Agostino, di Camiano, della Rocca e di San Leonardo). Numerose sono le chiese che si incontrano all’interno della prima cinta muraria, tra cui la chiesa di Sant’Agostino, costruita tra il 1279 e il 1285 che conserva importanti testimonianze della originaria decorazione pittorica trecentesca, gli affreschi di Ambrogio Lorenzetti ed i corpi delle Beate Chiarella, Illuminata e del Beato Pellegrino.

Una volta entrati nel cuore della città è possibile visitare la chiesa-museo di San Francesco, costruita tra il 1335 e il 1338: una sintesi della storia, della cultura e della tradizione di Montefalco. Percorrendo poi la via su cui si affaccia la chiesa-museo di San Francesco, si arriva alla piazza circolare in cui si trovano il palazzo del comune, la ex chiesa di San Filippo Neri, oggi teatro, l’oratorio di Santa Maria e esempi di residenze signorili del XVI secolo.

Una volta visitato il centro di Montefalco ed il suo ricco patrimonio culturale, non fatevi sfuggire una visita nella sua splendida campagna circostante alla scoperta delle antiche vigne del Sagrantino. Qui il panorama che si aprirà ai vostri occhi vi stupirà. Per esplorare i luoghi, i mestieri e i sapori del passato sarà possibile approfittare degli itinerari pedonali con visite guidate a tema.

Eventi a Montefalco

I principali eventi che da anni animano la cittadina di Montefalco sono:

  • Il gioco della Ciuccetta: un gioco aperto a tutti che si svolge ogni anno il lunedì di Pasquetta, sotto il loggiato del Palazzo comunale. Il gioco consiste in uno scontro tra concorrenti che si sfideranno con delle uova fresche, “pizzo a pizzo”. Vince chi, dopo aver sfidato gli altri concorrenti, resterà con l’ultimo uovo intero.
  • La festa della vendemmia: una festa tradizionale che si svolge ogni anno la terza domenica di settembre. Una sfilata per le vie di Montefalco di carri allegorici realizzati dagli abitanti che rievocano le tradizionali fasi della vendemmia, fino ai cicli successivi della vinificazione. La sfilata termina in piazza del Comune in cui si radunano tutti i carri e si conclude con banchetti in cui si mangia e si beve e in cui non mancheranno musiche e danze.
  • La fuga del Bove: una rievocazione storica di un gioco popolare che fin dall’epoca medioevale si teneva nei giorni di Natale. Il gioco vede sfidarsi i quartieri di Sant’Agostino, San Bartolomeo, San Fortunato e san Francesco ai quali viene affidato un toro, da allenare e curare durante l’inverno per poi scendere in campo e gareggiare con i rivali delle altre contrade. La sfida oggi viene vissuta in maniera non cruenta e il vincitore si aggiudica il Palio della Fuga del Bove che ogni anno viene commissionato a un artista diverso e lo dipinge ispirandosi a Montefalco e al carattere della manifestazione.

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