Cosa spinge una persona, apparentemente normale come me, ad attraversare la Death Valley (la Valle della Morte), il più incredibile e suggestivo dei parchi degli States, con una moto di oltre quattrocento chilogrammi di peso? Pazzia o smania di protagonismo? Nulla di tutto questo! Solo passione per l’avventura e per i viaggi in moto, fonte certa di emozioni forti.
Nonostante il nome del Parco non sia di buon auspicio, circolare per la Death Valley in moto è possibile, purché vengano evitati i mesi di luglio e agosto a causa delle condizioni climatiche ivi presenti.
Qui il termometro è spietato! Le temperature ad agosto possono superare i 50°C. Ciò è dovuto ad una combinazione di fattori geologici che generano un ambiente “leggermente” caldo al quale, peraltro, mi sono ambientato molto bene: la profonda depressione, l’assenza di vegetazione, la presenza della Sierra Nevada che blocca l’umidità del Pacifico e il vicino deserto.
Così, senza sfidare troppo la sorte, percorro la Death Valley con un ferro (motocicletta) preso a noleggio alla fine del mese di giugno (la temperatura raggiunta è comunque di 48°C), scegliendo di percorrere in piena libertà i suggestivi panorami naturali americani.
Death Valley. L’origine del nome
L’origine di questo nome sinistro, che evoca paura e desolazione, riviene dalla frase “Grazie a Dio siamo usciti da questa valle della morte” pronunciata da un ricercatore d’oro sopravvissuto nel tentativo di raggiungere la California. Erano gli anni della corsa all’oro.
Da non perdere
Molte sono le attrazioni del Parco. Alcune per visitarle è necessario disporre di un veicolo 4×4 o, quantomeno, di una comoda auto, atteso che alcuni tratti di strada non sono asfaltati.
[travel]
In sella ad un cavallo d’acciaio, opto per percorsi asfaltati per non mangiare troppa polvere ed evitare brutte cadute che avrebbero compromesso il viaggio.
Non mi resta che salire in sella e partire!
Zabriskie Point
Il paesaggio lunare di Zabriskie Point deve parte della sua fama all’omonimo film girato dal regista Michelangelo Antonioni nel 1970. Un’impressionante distesa di calanchi dorati. Hanno una forma armoniosa che sembra essere stata scolpita dalle abili mani di uno scultore.
Dante’s View
Dante’s View è una terrazza a circa 1.700 metri di altezza slm dalla quale si gode di una vista mozzafiato sulla vallata sottostante. Terra arsa dal sole fino all’orizzonte.
Artist’s Drive
Artist’s Drive è una fantastica strada one way che scorre sinuosa tra formazioni di roccia dalle molteplici sfumature che vanno dal marrone al rosso, dal bianco al verde, all’ocra.
Mesquite Flat
Le soffici dune di sabbia di Mesciute Flat, che per l’azione dei venti cambiano costantemente forma. Offrono un paesaggio più morbido e dolce rispetto alle rocce presenti presso le altre attrazioni.
Qualche piccolo consiglio prima di attraversare la Deat Valley
Ti ho convinto? Ti è venuta la voglia di visitare questo meraviglioso posto? Qualche consiglio prima di intraprendere il viaggio:
- evita qualsiasi attività nelle ore più calde del giorno, a meno che tu non sia un diavolo come me;
- porta sempre con te acqua a sufficienza. Nei punti di ristoro è facile trovare confezioni di ghiaccio indispensabili per mantenere fresca la scorta di acqua. Altrimenti fai come ho fatto io: riempi un boccione di ghiaccio e così avrai, mano a mano che si scioglie, acqua fresca per tutta la giornata;
- riempi il serbatoio del tuo veicolo di carburante; quando raggiungi metà serbatoio è il momento giusto per fare rifornimento. All’interno del parco ci sono solo tre distributori!