People don’t take trips… trips take people.
Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone.
Così diceva John Steinbeck e aveva ragione. Viaggiare e aprire gli occhi e la mente verso nuovi orizzonti arricchiscono la nostra persona e la fanno crescere. A confermalo sono diversi studi scientifici che affermano che viaggiare rende più intelligenti. Numerosi psicologi e studiosi di neuroscienze, analizzando la connessione tra viaggi e intelligenza, hanno scoperto che chi viaggia ha decisamente una mente più creativa e brillante rispetto a chi preferisce rimanere a casa. Viaggiare quindi apre la mente e lo fa per diversi motivi.
Rafforza la propria identità
Uno studio dell’University of Southern California, dice che viaggiare aiuta a conoscere meglio se stessi e a rafforzare la propria identità. Non appena torniamo da un viaggio ci sentiamo più forti e consapevoli di noi e del nostro percorso di vita.
Viaggiare aumenta la creatività
Adam Galinsky, scienziato della Columbia University di New York, ha dimostrato che viaggiare aumenta la creatività, la flessibilità cognitiva e la profondità di pensiero. Il nostro modo di vedere le cose si modifica e le varie situazioni ci appaiono sotto una luce diversa, questo incrementa nettamente creatività e intelligenza.
Aumenta la fiducia negli altri
[travel]
Allontanarsi dalle zone di comfort che ci fanno chiudere in noi stessi non può farci che bene. Rimanere nel nostro microcosmo fatto dai soliti luoghi e dalle stesse persone, rischia di farci entrare in un circolo vizioso fatto di limiti e ristrettezze mentali. Conoscere nuovi luoghi e soprattutto nuove persone ci aiuta ad avere più fiducia nel mondo esterno e negli altri.
Aiuta a farci risolvere meglio i problemi
Il Journal of Personality and Social Psychology ha pubblicato uno studio molto interessante. La ricerca ha dimostrato che gli studenti che vivono all’estero e che sono a contatto quotidianamente con culture diverse dalla propria, sono più abili degli altri a risolvere i problemi. Questo perché sanno che non esiste una sola soluzione ai problemi e usano il loro pensiero divergente per trovare il modo più facile per affrontare la questione.