Non sempre per ammirare un cielo stellato dobbiamo trovarci all’aperto dove il cielo è pulito e limpido, o in un planetario. Strano a dirsi ma è uno spettacolo che si può ammirare anche all’interno di una caverna, per la precisione nelle Waitomo Caves.
Waitomo Caves, Nuova Zelanda
Le Waitomo Caves o Glowworm Caves offrono ai visitatori uno spettacolo unico e surreale. Siamo in Nuova Zelanda precisamente nell’Isola del Nord e qui troviamo un enorme complesso di grotte calcaree. La loro origine risale a circa 30 milioni di anni grazie all’erosione dell’Oceano Pacifico, e ad oggi si contano oltre 400 grotte.
La particolarità di queste caverne è che sono popolate da insetti chiamati glow-worm, ovvero degli esserini luminescenti simili alle lucciole. Milioni e milioni di questi insetti illuminano con la loro luce bio-luminescente le caverne di Waitomo, creando uno spettacolo surreale molto simile ad una volta stellata.
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La luce viene emessa da questui esserini in fase larvale per catturare la preda e la differenza tra luci verdi o blu dipende dal loro grado di nutrimento. Questa è la spiegazione dell’illuminazione della caverna che sembra essere stata colpita da un incantesimo.
Queste meravigliose grotte luminose si possono visitare in barca seguendo il corso del fiume sotterraneo, per i più avventurosi facendo rafting, oppure scalando in cordata.
Guardate questo incredibile video del National Geographic.
Il complesso di caverne è strutturato in tre livelli. Al primo livello troviamo l’ingresso e la zona delle catacombe, ovvero piccole insenature scavate nella roccia. Al secondo c’è la camera dei Banchetti, un punto ristoro dove i primi visitatori facevano sosta. Ed infine c’è la Cattedrale, cioè la caverna più grande alla quale è stato dato questo nome per la sua particolare forma che ricorda quella di un organo.
Le antiche leggende Maori
I Maori usavano spesso le caverne come rifugio, ma anche come luoghi di sepoltura, considerandoli come luoghi sacri. L’ingresso originale della grotta Ruakuri era utilizzato per le sepolture, quindi per proteggere l’area è stato costruito un nuovo ingresso nelle vicinanze per i visitatori.
Ruakuri significa “covo di cani” e la leggenda di Maori racconta di un giovane cacciatore che, entrato nella grotta circa 500 anni fa, fu attaccato da un branco di cani selvatici che abitavano l’entrata. I cani furono poi intrappolati e uccisi prima che una tribù locale si stabilisse vicino alla grotta.