« …Quella catena di promontori e di golfi lunati dava l’immagine d’un proseguimento di offerte, poiché ciascun seno recava un tesoro cereale. Le ginestre spandevano per tutta la costa un manto aureo. Da ogni cespo saliva una nube densa di effluvio, come da un turibolo. L’aria respirata deliziava come un sorso d’elisir. »
Così Gabriele d’Annunzio descriveva la Costa dei Trabocchi ne “Il trionfo della morte”, il quale spesso si recava da Francavilla ad Ortona a piedi.
La Costa dei Trabocchi è il tratto di litorale adriatico della provincia abruzzese di Chieti, caratterizzato dalla presenza di trabocchi, ovvero macchine da pesca su palafitta. La bellezza di questo tratto costiero è famoso in tutta Italia, qui i paesi mantengono intatte le loro tradizioni e si associano a panorami naturalistici meravigliosi.
La caratteristica predominante di questi luoghi di mare sono i trabocchi, tradizionali strumenti di pesca che attirano la curiosità di molti viaggiatori. Si tratta di palafitte sull’acqua che interessano il tratto che va da Francavilla e arriva fino a Vasto. La Costa dei Trabocchi tocca i comuni di: Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo.
A prima vista sembra un macchinario arcaico, con una struttura fragile e precaria ma è in realtà una macchina di complessa ingegneria che riesce a resistere al forte impatto del mare. Di certo richiede manutenzione e spesso ricostruzioni, ma il loro progetto sembra risalire ad alcune famiglie sefardite che si stabilirono su questo tratto di costa intorno al XVII secolo.
I trabocchi più antichi sono ultracentenari come quello di Punta della Mucchiola che risale al 1880, quello del Turchino del 1871 e più a sud quello del sasso di Rubbanhille datato 1877.
La maggior parte di questi trabocchi a picco sul mare sono di proprietà privata e molti sono rinati come ristoranti che propongono menù di pesce fresco da mangiare vista mare. Tra i più noti ci sono: Valle Grotte (San Vito Marina), Punta Isolata (Rocca San Giovanni), Punta Cavalluccio (Rocca San Giovanni), Pesce Palombo e Punta Rocciosa (Fossacesia).
Le meraviglie da visitare nei dintorni sono tante, basta solo girare lo sguardo: la chiesa del VII secolo di San Giovanni in Venere sul promontorio della costa, uno dei monumenti più importanti della zona; i resti dell’Abbazia di Santo Stefano in Rivomare di Casalbordino del VI secolo; la Basilica della Madonna dei Miracoli nella località Miracoli di Casalbordino, costruita in seguito all’apparizione mariana ad un contadino; il Castello Aragonese di Ortona; Il Promontorio Dannunziano di San Vito, città famosa perché nella località Portelle si trova un eremo dove nell’800 venne costruita una casa da pescatori che poi nel 1889 Gabriele d’Annunzio acquistò e ristrutturò per i suoi soggiorni con l’amante Barbara Leoni.
Un tratto di costa dalle mille sorprese e dai panorami magici dove perdersi inseguendo l’odore del mare.