La barriera corallina del Belize è stata rimossa dalla lista dei siti UNESCO in via di estinzione, grazie agli sforzi volti a preservare il sito.
La barriera corallina fuori pericolo
A seguito di una lunga campagna volta a proteggere e a preservare, il complesso corallino del Belize, lungo complessiva di 300 km nonché la più grande barriera corallina dell’emisfero boreale, è stato rimosso dalle liste dell’UNESCO di siti in via di estinzione, così hanno dichiarato le Nazioni Unite (ONU).
La barriera corallina del Belize è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1996 e ospita quasi 1.400 specie diverse, ritenute uno dei siti marini con più biodiversità del pianeta. Lo stesso Charles Darwin nel 1842 lo descrisse come “la più importante barriera delle Indie Occidentali”. Purtroppo è stato definito in stato di pericolo a causa dell’esplorazione petrolifera, deforestazione di mangrovie e vendite di terreni illegali e il conseguente uso del suolo ha violato la stabilità della barriera corallina.
La barriera corallina è fonte di sostentamento per più della metà della popolazione del Belize, circa 200.000 persone. Oltre alla pesca, il turismo è uno dei settori chiave per il Belize, che porta ogni anno milioni di dollari, quindi le minacce che arrivano dal suo lento deterioramento rappresentano una grande preoccupazione per il governo del paese.
Lo scorso dicembre 2017, i funzionari hanno emesso una moratoria indefinita su tutte le esplorazioni petrolifere e le trivellazioni nelle acque del paese, l’UNESCO afferma che questa decisione ha giustificato la rimozione della barriera dalla lista dei siti a rischio.
L’ONU scrive che il “governo del Belize merita un enorme credito” per aver intrapreso iniziative concrete per proteggere questo ecosistema unico. Marco Lambertini, direttore generale del World Wildlife Fund, ha anche indicato una campagna di attivismo pubblico che i cittadini del Belize hanno intrapreso per proteggere il futuro della barriera corallina.
“Abbiamo assistito a un’inversione di rotta incredibile da quando il reef fu minacciato dai test sismici per il petrolio appena 18 mesi fa”, ha detto Lambertini all’AFP. “I cittadini del Belize si sono alzati in piedi per proteggere la loro barriera corallina, con centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo che si sono unite alla campagna per salvare il nostro patrimonio condiviso”.
Le barriere coralline del mondo stanno lottando sotto gli effetti del cambiamento climatico. Gli eventi di sbiancamento dei coralli di massa sono diventati molto frequenti e le scogliere sembrano non riuscire a recuperare il loro stato originario. In un contesto così tragico, lo sforzo del Belize, e il successo che ne è derivato, dimostra che i coralli possono essere salvati, basta solo l’impegno e la volontà di preservare questi tesori inestimabili del nostro pianeta.
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