Non tutte le Zuppiere stanno su un fornello. Questa è una fontana sull’antico condotto Vergine e nasconde una storia incredibile
La Zuppiera romana non è un piatto tipico ma una fontana – Vasca del Mercato
Tra le antiche fontane di Roma ce n’è una anomala o quantomeno dalle strane fattezze: avete mai sentito parlare della Zuppiera? È il nome simpatico ma denigratorio che, i cittadini romani, diedero a questo monumento d’acqua, perché indispettiti dal suo opercolo.
Originariamente infatti era una fontana come tante altre, con una vasca a cielo aperto. E era ubicata in Piazza Campo de’Fiori, laddove, cioè, si svolge uno dei mercati rionali più famosi descritto anche nell’omonimo film con Anna Magnai e Aldo Fabrizi.
Ma i commercianti utilizzavano questa fontana come un lavatoio, vi immergevano la frutta e la verdura, vi strofinavano il pesce, insomma, per qualcuno, questo sfregio a un’opera di Giacomo della Porta, doveva essere impedito.
Così la vasca venne sigillata dall’opercolo di marmo, assumendo questa forma a Zuppiera, appunto, e, divenne nel giro di pochissimo tempo una delle fontane più criticate della storia. Attirò le antipatie dei commercianti che le valsero il soprannome e, successivamente, la diversa ubicazione in Corso Vittorio Emanuele II, dove dimora tutt’oggi.
Prima di essere sigillata da un coperchio di marmo, la Zuppiera, era adornata da un gioco di delfini di bronzo, originariamente pensati per la Fontana delle Tartarughe ma che, durante la rimozione, andarono perduti.
La nuova sistemazione e la vecchia
Andandosi a collegare con il condotto dell’Acqua Vergine, la cui pressione era scarsissima, la fontana subì una notevole modifica. Venne interrata. Dei gradini, intorno, permettono di accedere alla vasca sottostante, una soluzione simile a quella della Barcaccia di Piazza di Spagna.
Invece cosa successe allo spazio lasciato libero in Piazza Campo de’ Fiori? Questa è una piazza florida, la vita notturna pullula, così i locali. Ma c’è stato un tempo in cui vi si perpetuavano esecuzioni capitali pubbliche. Tra queste quella a Giordano Bruno, l’eretico che vi fu arso vivo per alcune affermazioni sul movimento del sole e sullo stato infinito dell’Universo.
Lo spazio dove troneggiava la fontana è stato occupato dalla statua in memoria di Giordano Bruno, un monumento inno alla libertà di pensiero, e da una fontana, apparentemente copia della precedente.
L’attuale fontana in Piazza Campo de’ Fiori non è interrata, la polla è scoperchiata e poggia su una vasca più grande. Mancando l’opercolo manca anche della scritta AMA DIO E NON FALLIRE, FA’ DEL BENE E LASSA DIRE. MDCXXI, testimonianza di quel periodo storico nella morsa dalle Sante Inquisizioni.
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