Se siete dei veri temerari e fans delle avventure dei Ghostbusters questo è il luogo che fa per voi. Nan Madol conosciuta ormai come l’isola dei fantasmi, nel bel mezzo della barriera corallina. Chi di voi ha il coraggio di andare a visitarla?
In un luogo lontano sorgeva una misteriosa città: Nan Madol…
Nan Madol è un arcipelago composto da 92 isolotti, situato nel bel mezzo della Barriera Corallina, nella zona occidentale dell’Oceano Pacifico. Più precisamente si trova a nord dell’Equatore nei pressi dell’isola di Pohnpei in Micronesia. Oggi, questi isolotti e la città di Nan Madol sono abbandonate. Nonostante ciò l’arcipelago è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, per la bellezza e l’unicità del luogo. Tuttavia, le persone che raggiungono questo posto incantevole sono assai poche.
“La Venezia del Pacifico”, come viene ormai chiamata Nan Madol per i canali che fanno da via di comunicazione tra gli isolotti, è diventata un vero dilemma per molti archeologi provenienti in questo luogo da tutto il mondo. Gli esperti infatti non riescono a dare le risposte ad alcuni fenomeni presenti in questa zona. Nella città di Nan Madol, infatti, sorgono delle mura, in alcuni tratti alte fino a 16 metri circa, che, secondo alcune analisi risalgono a 900 anni fa. Fin qui nulla da ridire se non per un piccolo dettaglio: gli isolotti che compongono Nan Madol, secondo gli esperti, risalgono all’8 d.C.
Inoltre, a rendere il tutto ancora più strano e sospetto, sarebbe il materiale con cui sono state costruite le mura: il basalto che costituisce le pietre sarebbe di origine vulcanica e precisamente di una zona alquanto lontana dalle isole. Infatti, il materiale che compone le mura sembra provenga dalla zona vulcanica di Pohnpei, e quindi nella parte opposta alle isole.
Il mistero di Nan Madol
Il mistero di questo arcipelago, sostanzialmente, nasce dalla lecita domanda: come sono arrivate quelle pietre proprio in mezzo al nulla? Come è possibile che sia sorta in quell’epoca una città tra la barriera corallina? Secondo alcuni esperti le pietre sarebbero state trasportate attraverso alcune zattere costruite appositamente per l’intento, ma resta sempre il dubbio di come siano riusciti a raggiungere un’altezza tale. Una risposta a quest’ultimo mistero ancora non è stata data, poiché, l’unica spiegazione sarebbe che gli abitanti di quest’isola fossero già in possesso di conoscenze di ingegneria al pari degli Egizi.
La leggenda di Pohnpei
Il popolo dell’isola di Pohnpei narra una leggenda che riguarda appunto la nascita di Nan Madol. Secondo tale racconto Nan Madol è stata costruita da due stregoni gemelli di nome Olisihpa e Olosohpa. I due gemelli stregoni erano alla ricerca di un luogo in cui innalzare un altare in onore di Nahnisohn Sahpw, il dio dell’agricoltura. I due fratelli viaggiando per l’oceano decisero che questo fosse il luogo più adatto al loro scopo.
Dopo aver trovato il posto più adatto bisognava realizzare un altare, quindi, i due stregoni gemelli fecero levitare dei giganteschi massi di basalto fin lì, dando vita a Nan Madol. Ed ancora, sempre secondo questa leggenda, lo stregone Olosohpa è anche colui che ha dato origine alla “famiglia” Saudeleur, ossia la dinastia che ha regnato in questo paese sino all’invasione dei guerrieri Isokelekel nel 1628.
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