Caracalla è il primo grande sito archeologico in 3D: si viaggia nel futuro, si ascolta musica, si assiste a balletti di danza classica ma anche a grandi opere teatrali. Insomma un viaggio autentico
La storia insegna a comunicare
Le Thermae Antoninianae, o Terme di Caracalla, devono il loro nome a Marco Aurelio Antonino Bassiano figlio dell’Imperatore Settimio Severo, il quale terminò l’opera iniziata dal padre, un complesso termale ambizioso, portandolo a ospitare fino a ottomila persone.
Queste terme imperiali, data la polifunzionalità degli edifici, nell’antichità erano luogo di grande ritrovo per amanti dello sport e del benessere fisico e mentale, del relax, quindi i romani non frequentavano solo il calidarium, il tepidarium, il frigidarium e le natatio, ovvero gli ambienti dedicati all’acqua, ma anche le palestre e l’asse dentro al quale si animavano corse, camminate e anche letture.
Un’area, dunque, rivolta alla socializzazione, un luogo comunitario dove intrattenere relazioni pubbliche.
Il 3D insegna a recuperare la storia
Di fronte le Terme di Caracalla come sono oggi e poi negli occhi una tridimensionalità che ci risucchia nell’antichità.
Compaiono improvvisamente enormi colonne di marmo, i pavimenti diventano orientali, i mosaici si compongono come magicamente di pasta vitrea, riacquistano colore e forza emozionale e poi le statue, centinaia di statue, colossi racchiusi in nicchie stuccate, lungo le sale immense e nei giardini.
Tutto quel valore storico, la bellezza artistica, le vestigia inimmaginabili di un popolo, riaffiorano attraverso un grande lavoro virtuale, un sogno a occhi aperti mentre si cammina lungo le rovine.
Quindi viaggiare nel tempo si può e le Terme di Caracalla sono grandi testimoni del passato ma anche del presente.
In giugno e luglio sarà teatro come sempre di un cartellone eccezionale: La Traviata di Verdi e la Carmen di Bizet, per dare un assaggio di come le Terme di Caracalla si trasformeranno ancora una volta per fare da scenografia a eventi molto richiesti dal pubblico.
Salirà sullo stesso palco sotto le stelle il Grande Balletto: si succederanno il Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev, con la regia e coreografia di Giuliano Peparini, e le due serate dedicate a Roberto Bolle accompagnato da étoile della danza internazionale.
Inoltre la Musica. Gli eventi extra del duemila diciotto portano il nome di Björk, Paolo Conte e Ennio Morricone, che si esibiranno per rubare un po’ del potere che le Terme ancora custodiscono.
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