La città di Odessa nel suo sottosuolo nasconde luoghi magici e pericolosi. Le catacombe di Odessa: i cunicoli più lunghi del mondo.
Odessa e i suoi misteri
Odessa è una città nella zona meridionale dell’Ucraina situata sul Mar Nero e capoluogo dell’Oblast che prende il suo nome. Il sottosuolo di questa città si estende una delle più grandi rete di tunnel del mondo. Si tratta di circa 2500 km di cunicoli, il secondo più grande al mondo è il sottosuolo di Parigi e ricopre solo un quinto della grandezza delle catacombe di Odessa. L’enorme labirinto che si snoda sotto la città è difficile da percorrere in quanto gran parte di esso non è mappato e non segue un senso logico.
L’accesso alle catacombe, infatti, oggi è possibile solo con una guida, altrimenti sarebbe molto rischioso. Il problema però è che ci sono più di un migliaio di ingressi conosciuti, che conducono al labirinto e alle numerose caverne nascoste. Alcuni di questi accessi non sono custoditi e a volte qualcuno è entrato senza permesso. Molti giovani sono attratti soprattutto dalle leggende che circolano riguardo i tunnel. Tra quelli più noti ci sono le storie di una ragazza entrata nelle catacombe con degli amici e mai più uscita, e un’altra storia riguarda la scomparsa del figlio di un magnate dei giornali locale. Queste storie non sono mai state né confermate né smentite. Ma in ogni caso stanno a segnalare la pericolosità di questo luogo, ma anche il mistero che lo avvolge.
Le catacombe di Odessa – La storia
Precisamente la data di inizio degli scavi non è mai stata scoperta, si sa che le catacombe sono state ampliate intorno alla fine del XVII secolo. Quando Caterina la Grande ha ordinato la realizzazione di questo nuovo porto, infatti, hanno dovuto scavare delle ulteriori gallerie per estrarre il calcare utile per i lavori. Le gallerie sono state sviluppate su tre diversi livelli per un’altezza di circa 30 metri. E da allora la rete di cunicoli è andata ad intensificarsi sempre più. Infatti. Gli scavi hanno continuato ad ampliarsi per i secoli successivi fino alla rivoluzione russa del ’17. In questo momento, difatti, questi angoli remoti della città sono stati utilizzati come rifuggi per criminali e senza tetto ed anche come luoghi di incontro per azioni illegali. Con l’arrivo dei Nazisti nella II Guerra Mondiale a Odessa, queste gallerie sono diventate, invece, teatro di violenze atroci ed impensabili. Le catacombe venivano usate per nascondere i cadaveri dei prigionieri partigiani sovietici uccisi dai tedeschi. Ed ancora, alcuni di questi spazi sono stati organizzati come dormitori, ospedale di guerra o angoli “ricreativi” per i guerriglieri dell’Asse.
Cosa vedere oggi
Oggigiorno, le catacombe si presentano ai turisti come un luogo misterioso e a tratti anche abbastanza inquietante. Non tutte le gallerie sono accessibili. Però alcuni dei tunnel utilizzati nella grande guerra sono stati restauranti e resi accessibili al pubblico per mostrar loro come erano le condizioni di vita dei guerriglieri tedeschi e dei partigiani russi. Inoltre, presso il Museo della Gloria Partigiana che si trova nei pressi di Nerubayskoye, è esposta una sezione lunga diversi metri di una catacomba che riproduce con oggetti ed armi originali e manichini una delle situazioni che si potevano presentare all’interno di questi luoghi, durante la Seconda Guerra Mondiale.