Il Giardino delle Cascate, dopo 56 anni dalla prima inaugurazione, è stato riportato allo splendore originale. Il Giardino delle Cascate, non è un sito antico come le rovine dei Fori Imperiali, ma ha partecipato alla scrittura di una storia diversa: le Olimpiadi Romane del 1960.
La storia del Giardino delle cascate
Nel 1961 Raffaele De Vico ha realizzato un’opera sobria, lineare ma dall’animo potente e coinvolgente. Si tratta di un capolavoro dell’arte moderna racchiuso tra getti e zampilli danzanti di acqua. Al centro del giardino un laghetto con una meravigliosa cascata abbellita ulteriormente da un originale Hashi. Un Hashi è un ponte pedonale giapponese dalla pavimentazione a vetrata, che collega il bacino artificiale del Parco centrale del lago dell’Eur, alle altre sponde tra le cascate. Il Giardino delle cascate è un luogo di immensa bellezza che vale la pena di visitare. È, anche, un’ottima meta per un week end romantico o in famiglia!
Il restauro e la riapertura
Finalmente dopo 56 anni di inutilizzo, questa area verde e carica di una forte potenza architettonica, è stata riaperta al pubblico questa estate. Il Giardino delle Cascate, usato fino a giugno di quest’anno, solo per set cinematografici è stato riattivato e restaurato completamente, per essere riaperto al pubblico. Si tratta di un angolo verde e meraviglioso della Roma di ieri, ormai finita nel dimenticatoio. Il giardino si trova nel quartiere Eur di Roma, all’interno del contesto che ospita l’ormai altrettanto famoso laghetto.
Il progetto di restauro, che ha portato alla riapertura del sito questa estate, ha previsto anche la riparazione completa del ponte Hashi, l’originale ponte giapponese, realizzato da Zagari. Alcuni vandali, infatti avevano danneggiato la vetrata che caratterizza il ponte. Questo elemento è importante perchè esso attraversa la cascata centrale, unendo le diverse sponde, creando un ambiente unico tra lago e il giardino. Un luogo romantico in cui trascorrere giornate in relax restando nella meravigliosa città di Roma.
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