La piscina naturale di Marina di Serra con le sue acque cristalline e le sue leggende

A pochi chilometri da Santa Maria di Leuca sorge la meravigliosa piscina naturale di Marina di Serra, che incanta con i suoi colori variegati e splendenti.

La piscina naturale di Marina di Serra, si trova in questo piccolo comune di Tricase a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca (in provincia di Lecce). E’ un posto incantato dalle acque chiarissime e dalle mille sfumature di turchese alle quali è impossibile resistere!

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Marina di Serra è una località di mare che si affaccia sul Mar Adriatico, poco conosciuta rispetto alle mete più gettonate del Salento, ma questa piccola oasi naturale l’ha resa famosa e frequentata dai turisti negli ultimi anni. La notorietà di questo posto, acquisita da poco, non è così invasiva lasciandolo ancora incontaminato dall’invasione turistica.  Un bene per gli abitanti della zona che avevano il loro piccolo angolo di paradiso privato, lontano dalle spiagge affollate e rumorose.

Coloro che odiano la sabbia qui saranno accontentati, perché una grande scogliera circonda la piscina. Un’imponente struttura rocciosa dalle linee regolari è stata modellata dal mare, creando una vera e propria piscina dove rinfrescarsi e godere dell’acqua splendida, magari adagiati su qualche roccia per rilassarsi e lasciarsi scaldare dal sole. I bambini qui si divertono un modo, al sicuro in acque basse dove poter giocare in tranquillità.

La leggenda della piscina naturale di Marina di Serra

Un posto del genere non poteva che alimentare la nascita di leggende che la rendono ancora più affascinante.

Si racconta che secoli fa, vivesse un principe proprio nei pressi dell’insenatura, un giovane crudele e malvagio che giustiziava chiunque lo disturbasse. Gli abitanti del borgo con molta insistenza richiedevano al loro principe di costruire una chiesa dedicata ai Santi Medici. Il principe, stanco delle continue richieste, decise di far un patto con Satana che avrebbe dovuto costruire la chiesa in una notte, e in cambio lui avrebbe dovuto offrire un’ostia consacrata ad un caprone, il simbolo di Satana. La chiesa venne così costruita in una notte ma il principe, terrorizzato al pensiero di sfidare Dio, non volle tener fede alla sua parte di patto. Satana allora andò su tutte le furie e gettò le campane sulle sponde del Canale del Rio.
Oggi si dice che quando soffia il vento si sentono le campane suonare in lontananza, proprio quelle lanciate da Satana sulle sponde del Rio.

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