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Sai qual è il volto di un paese fantasma? Ecco Craco, uno dei borghi fantasmi più belli d’Italia

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Craco è uno dei tanti borghi abbandonati presenti sul territorio italiano. Particolare e misterioso questo borgo sovrasta un meraviglioso paesaggio naturale. Situato in una delle zone più belle d’Italia che per fortuna stiamo riscoprendo: la Basilicata.

Craco, il borgo fantasma

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Craco, il borgo fantasma della Basilicata (foto by Pixabay)

A qualche km da Matera, sorge uno dei borghi fantasmi più belli e misteriosi del nostro paese: Craco. Sicuramente questo sito è sorto e si è sviluppato per via della sua posizione strategica. Infatti, Craco sorge su un altopiano che s’innalza su di un altopiano che affaccia sulle valli fluviali, in passato navigabili. Esse erano, difatti, le vie privilegiate percorse da coloro che avevano necessità di attraversare la Basilicata. Assieme alla torre di Craco, lungo la medesima vallata si innalzano altre torri d’avvistamento che servivano proprio a protezione dei centri abitati che si erigevano lungo la via fluviale.

Per secoli questo borgo è stato abitato ed è stato trasformato in uno dei centri più importanti della zona. Nel 1963, però, Craco è stato evacuato a seguito di una frana assai vasta. La popolazione del borgo, per questo motivo, è stata trasferita nella valle sottostante. La frana sembrerebbe essere stata causata da alcuni interventi dell’uomo che hanno interferito con il corretto percorso naturale del territorio. Da questo momento Craco si è trasformato in uno borgo fantasma, come ce ne sono tanti in Italia. Il suo fascino è così immenso da ispirare molti artistri e registi. Qui, difatti, sono stati girati film come: La lupa di Alberto Lattuada, Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi.

Luoghi storici di Craco

Il borgo di Craco nel X secolo era sotto il controllo dei monaci italo-bizantini che gestivano le attività agricole della zona. In quell’epoca, infatti, il sito era sotto l’autorità dell’arcivescovo Arnaldo di Tricarico. Il borgo veniva chiamato con il nome Graculum, ovvero “piccolo campo arato”. Sempre per via della sua dislocazione strategica, il borgo, durante l’epoca sveva, è stato utilizzato come un focale centro militare.

A partire dal XV secolo hanno iniziato a sorgere i luoghi storici focali della zona. Tra i siti più importanti troviamo: Palazzo Grossi nei pressi della Chiesa Madre, il Palazzo Maronna caratterizzato dalla particolare vista che regala. Inoltre, si possono ammirare ancora i ruderi di un torrione, conosciuto come “il Castello” e di una delle sorgenti presenti in questo luogo: la sorgente del lago Salso.


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