Vacanza in CittàArchitetturaSui passi della storia: conosci il Sacrario Militare di Redipuglia?

Sui passi della storia: conosci il Sacrario Militare di Redipuglia?

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Tra le pendici del Monte Sei Busi è stato eretto il più grande sacrario in Italia in onore ai caduti della I Guerra Mondiale. Un sito in cui toccare con le proprie mani uno dei momenti più tristi della storia umana. Per non dimenticare la nostra storia: conosci il Sacrario di Redipuglia?

Il sacrario di Redipuglia

redipuglia
Il Sacrario Militare di Redipuglia (http://www.esercito.difesa.it)

Dal progetto dell’architetto Giovanni Greppi e della mano dello scultore Giannino Castiglioni, nel 1938, è nato uno dei monumenti sacrali più grandi d’Italia. Il sacrario di Redipuglia è stato realizzato in 10 anni ed è situato alle pendici del Monte Sei Busi, in Friuli-Venezia Giulia. Questo monumento è conosciuto anche come Sacrario “dei Centomila”.

Questo nome deriva dal fatto che al suo interno custodisce i resti di 100.187 soldati caduti nelle zone circostanti. Alcuni dei caduti erano già stati sepolti sul colle di Sant’Elia, precisamente davanti al luogo sacro. Il sacrario di Redipuglia è il più grande mai realizzato nel nostro paese, fortemente voluto dal regime fascista in ricordo di tutti gli italiani morti durante la Grande Guerra, e per alcuni di essi è divenuto il luogo per una degna sepoltura data l’ignota identità. Questo luogo ha una struttura particolare: si sviluppa su tre livelli. I realizzatori dell’opera hanno cercato, con questa costruzione, di dare l’idea dell’esercito che scende dal cielo.

Il percorso della visita

La visita al sacrario di Redipuglia si snoda attraverso i punti focali dedicati alla storia del nostro paese, in particolare della Grande Guerra. Nel sito è possibile vedere la catena del cacciatorpediniere “Grado”, una nave austro-ungarica divenuta italiana dopo la fine della guerra. Da qui ci si avvia verso le tombe percorrendo la “Via Eroica”. Si tratta di un percorso lastricato in pietra delimitata da 38 targhe in bronzo che indicano i nomi delle località carsiche contese durante la Grande Guerra. Alla fine del percorso si giunge alle tombe dei generali. Tra di esse si trova anche quella del comandante Emanuele Filiberto Duca D’Aosta, della Terza Armata. Il comandante aveva espresso di voler essere sepolto proprio in questo luogo.

Dopodiché, si raggiungono i 22 gradoni che custodiscono le spoglie di circa 4000 soldati identificati e ordinate in ordine alfabetico. Sopra ad ogni loculo si legge la scritta “Presente”. Per raggiungerli si possono percorrere delle scalinate laterali che conducono in cima. Al centro del primo gradone si trova l’unica donna presente nel sacrario. La donna era una crocerossina di nome Margherita Kaiser Parodi Orlando. Sul ventiduesimo gradone, invece, si trovano i resti di 72 marinai e 56 uomini della Guardia di Finanza.

Alla fine della scalinata e, quindi, anche dei gradoni sono stati erette due grandi tombe contenenti i resti di più di 60’000 soldati ignoti. Superando queste tombe si arriva ad una piccola cappella che custodisce la “Deposizione” e le formelle della Via Crucis dello scultore Castiglioni.



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