Basilica patriarcale di Aquileia: Patrimonio Unesco da gustare

Friuli Venezia Giulia: Basilica patriarcale di Aquileia, Dolomiti, Longobardi in Italia i luoghi del potere, siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi, Patrimonio mondiale dell’Umanità.

Il Friuli Venezia Giulia è una regione spesso poco considerata dal punto di vista turistico e gastronomico. Pochi sono a conoscenza del fatto che questa regione vanta molti luoghi considerati patrimonio del’umanità. A cominciare dalla Basilica patriarcale di Aquileia.

Aquileia è stata inserita, nel 1998, nel World Heritage List dell’UNESCO. (guideturistichefvg.com)

La Basilica patriarcale di Aquileia, risalente al IV secolo, si trova vicino alla Via Sacra e alla piazza del Capitolo, di cui si possono ammirare alcuni resti ben conservati. La vera attrazione restano però i mosaici che ricoprono l’intero pavimento della chiesa per un totale di 740 metri quadri. Diventando il più antico mosaico cristiano nonché il più grande mosaico d’Occidente.

Basilica di Aquileia: il pavimento è costituito da un meraviglioso mosaico policromo del secolo IV, portato alla luce dagli archeologi negli anni 1909-12. (basilicadiaquileia.it)

Percorrendo pochi chilometri si possono raggiungere le Dolomiti, dichiarate Patrimonio Unesco nel 2009 per l’importanza naturalistica. Conosciute come Monti Pallidi, la parte friulana di questa catena montuosa si trova in un Parco Naturale. Le sue maggiori cime sono la Cima dei Preti, il Campanile di Val Montanaia, la Cima Both, il Monte Duranno e la Croda Montanaia. Per chi ama sciare, le località da non perdere sono i Forni di Sopra, il Ravascletto e il Sella Nevea-Bovec a cavallo con la Slovenia.

Friuli Venezia Giulia: un po’ di storia.

Per quanto riguarda la Storia, il Friuli Venezia Giulia offre numerose testimonianze. Tra le più sorprendenti ci sono i siti palafitticoli preistorici, sempre nella zona delle Alpi. Nella regione se ne trova solamente uno, a Palù di Livenza, in provincia di Pordenone. Si tratta di un sito archeologico dell’età paleolitica a ridosso di paludi, fiumi o laghi, a testimonianza dell’esistenza in epoca antica di grandi masse d’acqua al posto dell’attuale Pianura Padana. Inoltre, questi luoghi sono utili agli archeologi come testimonianza della relazione tra gli abitanti e l’ambiente naturale che li circondava già in epoca preistorica. Arrivando inoltre a studiare lo sviluppo delle società agricole del tempo.

Nel Friuli Venezia Giulia, si trova un Sito riconosciuto dall’UNESCO, nella località di Palù di Livenza. Tale sito è stato oggetto di rilevamenti, studi e convegni fin dal 1999. (udineclubunesco.org)
Friuli Venezia Giulia e i Longobardi in Italia.

Un importante civiltà ha lasciato numerosi segni del suo passaggio per tutta la penisola italiana, tanto da arrivare a dare il nome ad una regione settentrionale: si tratta dei Longobardi. Arrivati attorno al V secolo d. C. dal Nord Europa, alcuni luoghi a loro collegati sono stati dichiarati Patrimonio Unesco in quanto simbolo della sintesi perfetta tra antichità e Medioevo. Sottolineando il ruolo chiave di questa popolazione nello sviluppo della sensibilità cristiana europea medievale. In provincia di Udine è possibile visitare l’area della Gastaldaga con il Tempietto Longobardo e il Complesso Episcopale a Cividale del Friuli. Nell’architettura del tempietto si può notare una ripresa dei motivi classici accanto ai fregi tipicamente longobardi. Mentre la Gastalda passò da residenza del signore della città a monastero.

Il Tempietto Longobardo, noto anche come Oratorio di Santa Maria in Valle, sorge all’interno dell’omonimo monastero. (lasettadeipoetiestinti.it)
Basilica patriarcale di Aquileia: Patrimonio Unesco da gustare.

Dopo questo lungo tragitto attraverso i luoghi più rappresentativi del Friuli Venezia Giulia, è necessario fermarsi a provare le prelibatezze che la sua tradizione culinaria offre. Innanzitutto, questa regione è patria di molte eccellenze italiane. Tra cui il prosciutto San Daniele, prodotto in provincia di Udine e con riconoscimento DOP. Altri insaccati degni di nota sono lo speck e il prosciutto di Sauris, originari sempre nella stessa provincia. Così come il prosciutto di Sormons, nella zona di Gorizia.

Un alimento naturale e privo di additivi, gustoso e facilmente digeribile: il Prosciutto di San Daniele. (weareitaly.net)

Un’altra eccellenza friulana sono sicuramente i vini, in particolare il prosecco e lo spumante. Ma anche Pinot grigio, Sauvignon, Chardonnay e Friulano. I bianchi sono perfetti per lo spritz, l’aperitivo preferito di friulani ma anche di veneti. Composto da prosecco, bitter e seltz. Per quanto riguarda i rossi, sono da assaggiare il Refosco e il Cabernet. Mentre il Merlot è sicuramente da accompagnare al frico, una frittata di formaggio di latteria e patate, simbolo della cucina friulana.

Infine, si consiglia di partecipare ad una delle numerose sagre che si svolgono durante tutto l’anno per prendere parte ad esperienze uniche e gustose.

Non perdere altri interessanti tour gastronomici in località Patrimonio dell’Umanità:

Venezia e la sua laguna – Patrimonio Unesco da gustare;

Veneto – Patrimonio Unesco da gustare;

Centro storico di Firenze – Patrimonio Unesco da gustare.

 

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