C’è sempre un colpevole. E’ colpa del Sindaco. E’ competenza della Regione. E’ una delega del governo… Spesso sentiamo questo rincorrersi di responsabilità in televisione, quando ci si trova davanti ad un grave problema che attanaglia una città.
Il problema “rifiuti” è uno dei tanti, insieme al traffico, all’inquinamento, ai servizi pubblici inefficenti, e potremmo continuare all’infinito. Ma proprio stamattina mi sono imbattuto in una notizia, che mi ha colpito, prima fatto sorridere, poi riflettere ed infine incazzare.
Siamo a Dallas, Texas, vicini alla Texas A&M University, due locali divisi da un insignificante vicolo. Talmente brutto che i due locali che vi si affacciano, un ristorante ed un pub, probabilmente iniziano ad usarlo come “discarica”. Principalmente vi buttano tappi di bottiglie. Come si sa l’emulazione, soprattutto delle cattive abitudini, è contagiosa. Tanto che anche i clienti ed i vicini locali iniziano a buttare i tappi di bottiglie nel vicolo. Un po’ come la “moda di attaccare lucchetti sui ponti.
La cosa sarebbe andata avanti per alcuni decenni. Fino a che, udite udite la notizia… negli anni 2000 le autorità locali hanno deciso di “riconoscere l’importanza turistica” del luogo. Ripeto, nel 2000 in Texas, pur di attrarre turisti, un insignificante vicolo ricoperto di tappi di bottiglia viene eletto a “attrazione turistica“. Il posto si chiama Bottle Cap Alley, letteralmente “vicolo dei tappi”, ed è un’attrazione turistica decisamente insolita: come il nome stesso lascia intuire, si tratta di un vicolo completamente coperto di tappi, a centinaia di migliaia, di tappi.
E le persone iniziano ad arrivare, a frotte”! Ci sono addirittura video su youtube di gente che si riprende camminando sul tappeto di tappi. C’è chi se ne porta via una manciata, come “souvenir” della gita. Insomma il luogo “tira”…
[travel]
La riflessione è questa. Ci sono al mondo posti che non hanno neanche un centesimo delle risorse storiche, naturalistiche, architettoniche, monumentali, museali italiane. Ogni volta che ci penso cerco di immaginare cosa avrebbero fatto altre nazioni se avessero potuto contare su tanta ricchezza, su un potenziale turistico tanto imponente?
Noi in Italia facciamo il contrario. Spesso utilizziamo, o lasciamo utilizzare, le nostre attrazioni turistiche come discariche.
Le due foto sono ovviamente provocatorie. Ma servono a far riflettere su quanta poca attenzione abbiamo noi, nei confronti del nostro patrimonio artistico. E non rifugiamoci sempre dietro “E’ colpa del Sindaco. E’ competenza della Regione. E’ una delega del governo…”. Perchè spesso, nel nostro piccolo, anche noi abbiamo le nostre colpe.
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