Ma non c’è solo questo, perché questo incredibile tratto di costa del levante ligure non è solo “roba da turisti” e ha mantenuto vivi tanto i tratti tipici quanto una vita semplice e genuina fatta di barche tirate a secco e vigneti, limoni, olio, aspre colline e il fragore costante del mare. Non a caso le Cinque Terre nella mente dei visitatori stranieri sono assurte a simbolo dell’italianità e non a caso sono inserite nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco.
Le Cinque Terre si definiscono tali per la presenza di cinque meravigliosi villaggi protesi sul mare; ma non fatevi ingannare, ognuno di essi ha caratteristiche proprie che lo distinguono nettamente dagli altri. Ecco dunque cosa aspettarvi, paese per paese:
Procedendo da ovest verso est, il primo borgo che si incontra è Monterosso al Mare. E’ il più grande e quello documentato storicamente per primo, ed anche quello giusto per andare in spiaggia se vi piacciono gli arenili comodi. Si caratterizza per essere composto di due villaggi: Fegina è il più moderno, mentre il borgo vecchio racchiude la parte storica. Da vedere qui vi segnalo il castello dei Fieschi, il monastero dei Cappuccini e villa Montale, dove si fermò il famoso poeta del Novecento innamorato di questi luoghi. A Monterosso troverete anche delle curiosità, come la Chiesa della Confraternita Mortis et Orationis, tutta decorata di scheletri e teschietti, oppure, direttamente sul mare, la scultura in cemento armato del Gigante.
Questo paese è forse il più suggestivo dei cinque e sicuramente lo avete visto in qualche foto on-line o in qualche reportage sui luoghi più belli di Italia. Vernazza è come un piccolo presepe marinaro tutto raccolto intorno al suo porto. Proprio la presenza del porticciolo è ciò che la distingue dalle altre borgate. Sì tratta di un luogo ad alto tasso di romanticismo, esaltato dalla silhouette della chiesa di Santa Margherita di Antiochia, da una parte, e dalla massicciata di case-torri pastello dall’altra. Nonostante la sua forte vocazione turistica il paese ha mantenuto le sue tradizioni e la pesca, come dimostrano le vecchie imbarcazioni nel porto, è ancora importante per i suoi abitanti. Le ultime pennellate di genio di un quadro perfetto sono il castello e la torre che lo corona dall’alto.
Il borgo di Corniglia, fra i cinque, veste un po’ la parte di Cenerentola. Il motivo è semplice: questo villaggio è l’unico a non sorgere a diretto contatto col mare. E proprio per questo, invece, vi consiglio di visitarlo. A Corniglia si può apprezzare la natura ibrida di questo territorio fin da principio nutrito da attività rurali e marinare e qui si possono osservare, non senza meraviglia, i vigneti terrazzati, gli uliveti, gli onnipresenti limoni. Una volta lì concedete un po’ di tempo alla visita della chiesa gotica di San Giorgio, poi cercate Largo Taragio, la piazzetta dove si svaga la gente del posto.
Contende a Vernazza la palma della più bella delle Cinque Terre, e di certo compare fra i vostri screen-saver, Manarola: un grappolo di casupole colorate aggrappate alle rocce come mitili sulla scogliera. Anzi, non casupole, ma alte case-torri che sembrano sfidare il mare e le tempeste, ma che più di ogni altra cosa temevano gli incursori del mare: i pirati. Lo dimostra anche la chiesa di San Lorenzo, col campanile separato dal corpo di fabbrica principale, come una vera fortezza d’avvistamento e difensiva. Ultimamente Manarola è diventata famosa anche per una curiosità: il presepe più grande del mondo, eretto con installazioni luminose nelle colline sovrastanti il borgo, nel periodo di Natale.
Se volete fare il bagno, l’alternativa a Monterosso è rappresentata da Riomaggiore con la sua spiaggia di ciottoli che è anche un buono spot per lo snorkeling. Riomaggiore è la più comoda per chi proviene dalla Spezia e l’ultima delle Cinque Terre venendo da ovest. Da vedere la chiesa di San Giovanni Battista, l’Oratorio di Santa Maria Assunta, il castello e la torre. Vi segnalo anche la galleria pedonale che dalla stazione conduce alla parte più bassa del paese decorata con pittoreschi mosaici.Infine, un altro splendido camminamento con impareggiabili panorami è anche la “Via dell’Amore” purtroppo chiusa a seguito dell’alluvione del 2011 e tutt’ora in restauro.
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