Pensavamo che l’isola che non c’è fosse prerogativa solo della favola di Peter Pan, ma non è così! Sandy Island da isola che c’è si è trasformata in isola che non c’è. E’ questo lo strano caso di un’isola che nonostante sia riportata sulle mappe, fisicamente non esiste da nessuna parte. Scopriamo insieme la strana storia di Sandy.
Sandy Island è quella che si potrebbe definire l’isola che non c’è. Infatti è un’isola fantasma del Mar dei Coralli tra l’Australia e la Nuova Caledonia. Guardando le mappe da quella del 1774 di James Cook a quella odierna di Google Maps l’isola appare. Ma se invece interroghiamo Google Earth sulla sua esistenza questo ci risponderà solo con il blu dell’oceano.
L’isola è stata scoperta nel 1876 da una baleniera francese e venne riportata sulla carta da un ammiraglio britannico nel 1908. Quindi appariva su molti database ufficiali come un’entità lunga 15 miglia e larga tre, più o meno le dimensioni di Manhattan.
Ma realmente sul posto non c’è traccia di nessuna isola, neanche sommersa, come ha verificato la studentessa di Sydney, Maria Seton, durante una spedizione scientifica.
Nonostante l’isola fosse stata cancellata dalle mappe francesi e da quelle dei militari americani continuava a riaffiorare periodicamente.
L’errore probabilmente nasce dal World Vector Shorelines database, sviluppato dai militari americani, che riporta vecchie mappe in formato digitale. Questa informazione è stata così riportata a catena da altri siti specializzati, creando l’equivoco dell’isola fantasma.
Di tutta questa storia si può solo supporre che in realtà la baleniera francese che al tempo l’avvistò per prima, in realtà abbia solo visto un grande agglomerato di pietra pomice, frutto di una eruzione vulcanica sottomarina, fenomeni abbastanza comuni in quella zona.
Di certo l’oceano nasconde ancora molti misteri nelle sue profondità blu, ma a dare una mano ogni tanto interviene anche qualche errore dal mondo digitale.
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