Chi da bambino non ha mai giocato alla ‘caccia al tesoro’? Bè di tesori mai trovati ne è piena la letteratura e le leggende ma anche, ineccepibili fonti storiche che testimoniano la loro esistenza. Tra le centinaia di tesori mai ritrovati, vediamo quelli che sono i più famosi partendo dal presupposto che non ci sono solo quelli di pirati e filibustieri ma anche di tante insospettabili persone conosciute.
Famoso pirata del XVII secolo, William Kidd fu uno scozzese che spese la sua esistenza per i mari a compiere razzie. Le tante piraterie fatte, indubbiamente gli fruttarono una certa ricchezza che, però non ebbe modo di godersi in quanto, nel 1699 catturato dagli inglesi. Dopo un paio di anni, processato e ritenuto colpevole, fu giustiziato senza che rivelasse dove si trovava il tesoro. Tuttavia si è scoperto che uno dei nascondigli di Kidd si trovava sulla Gardener’s Island a New York dove una parte del tesoro è stato trovato e inviato in Inghilterra come prova delle sue razzie. Si reputa che la grande parte del bottino accumulato sia nascosto lungo il corso del fiume Connecticut negli USA. Anche se, una spedizione subacquea, afferma di aver trovato e recuperato il tesoro di Capitan Kidd, nell’Oceano Indiano dalle parti del Madagascar.
Si stima che ben 80 tonnellate d’oro frutto dei saccheggi delle truppe Napoleoniche nel 1812 sarebbe sepolto da allora, da qualche parte in Russia. Uno storico russo ha affermato di aver localizzato il punto preciso che si troverebbe all’interno di un’area triangolare composta dalle città di Kaluga, Elnja e Smolensk a circa 300 chilometri da Mosca. Ignoto il fatto se il tesoro sia stato ritrovato o meno.
La Devil’s Tower si trova al confine dello stato del Wyoming. Si tratta di una montagna che assomiglia ad un tronco di albero sulla quale sono legate alcune leggende. E’ la zona conosciuta come ‘colline nere’ dove si trovano molte grotte che si incrociano tra loro. Alle fine dell’Ottocento, alcuni pionieri esplorarono alcune di queste grotte in compagnia di tre indiani della zona che avevano il compito di fare loro da guida. L’esplorazione condusse il gruppetto verso un lago sotterraneo sulle cui rive, trovarono immense quantità d’oro. L’impossibilità di trasportare tutto quel tesoro al di fuori mise gli indiani nella condizione di bloccare l’entrata della caverna per tornare a prelevarlo con calma in un secondo momento ma i tre non riuscirono a ritrovare l’uscita mantenendo così il segreto.
Era il comandante di una flotta di 11 navi che fu incaricato dal viceré del Perù agli inizi del XIX secolo di trasportare il tesoro del Paese al riparo da rischi che la guerra contro il Cile avrebbe potuto insinuare. Ma Thompson era un sanguinario pirata e una volta caricate le nave con i preziosi, uccise le guardie peruviane per rubare il tesoro e far rotta verso l’Oceano Indiano. La nave comandata da Thompson venne catturata e l’equipaggio passato per le armi tranne il comandante e il primo ufficiale salvati per svelare dove avessero nascosto il tesoro che pare fosse stato sepolto sull’isola del Cocco in Costa Rica. I due furono accompagnati per fare da guida ma scomparvero nella giungla senza essere più ritrovati. Ben trecento spedizioni hanno cercato invano il sito esatto dove ancora oro e preziosi, sono in attesa di un padrone.
Si parla di oltre 100 tonnellate di oro e 1000 sacchi di banconote che, in 13 vagoni ferroviari, furono portati nella miniera di sale di Kaiseroda oltre trecento chilometri da Berlino. L’ordine fu impartito dal direttore della Reichbank, che voleva mettere al sicuro la riserva aurea della Germania per rimetterla a disposizione dopo la fine del conflitto. L’alto funzionario aveva individuato un nascondiglio che grazie ai suoi 50 chilometri di gallerie e gli 800 metri di profondità, sarebbe stato il luogo ideale per mettere al sicuro il tesoro del Reich. Infatti, non fu mai più ritrovato e si pensa che sia ancora dove i nazisti lo misero.
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