L’Italia non smette mai di stupirci e stavolta lo fa con dei giardini davvero bellissimi che da nord a sud attraversano tutta la penisola. Se state pianificando una scampagnata o una passeggiata in mezzo al verde qui troverete sicuramente il posto che fa al caso vostro! Scoprite con noi i giardini e parchi d’Italia più belli del 2017!
Venne realizzato nel 1990 dall’architetto Paolo Portoghesi con la moglie Giovanna Massobrio. Il giardino si affaccia sul vallone del Treja e sul borgo di Calcata, all’ingresso del giardino si viene accolti da un grande uovo simbolo della vita e del suo rinnovamento cosmico. Ricco di alberi, arbusti, piante da fiore, vi crescono ulivi centenari, lecci, cipressi, antichi alberi da frutto, il ginkgo biloba e l’aquilegia.
Lungo la via Francigena, nel ‘400, Villa La Foce era un ostello per mercanti e pellegrini. Nel 1924 poi per volere di Irisi Origo e suo marito il marchese Antonio, venne trasformata in una fattoria, incaricando il paesaggista Cecil Pinset di creare un giardino all’italiana diviso da grandi siepi da bosco. Il giardino si stende verso il Monte Amiata ricco di ciliegi, cipressi, timo, rosmarino e ginestra selvatica. Qui tempo fa venne rinvenuta una necropoli etrusca e Val d’Orcia, patrimonio dell’UNESCO, è a pochi chilometri dai bellissimi borghi medievali e rinascimentali di Pienza, Montepulciano, Monticchiello, Montalcino.
In Liguria e Pegli si trova questo parco ottocentesco molto originale, progettato dall’architetto, scenografo e pittore Michele Anzio per volere del marchese Ignazio Alessandro Pallavicini. La struttura del parco venne concepita come una grande scenografia teatrale dai toni esoterico-massonici: il Viale Classico, la Coffee House, l’Arco di Trionfo, la Casa dell’Eremita, le Grotte, il Lago Grande con la Pagoda Cinese, il Tempio di Diana, il Ponte Romano, i Giardini di Flora e il Gazebo delle Rose. Nel parco vivono anche esemplari di piante molto pregiate a livello botanico-paesaggistico come una monumentale canfora, un cedro del Libano, palme esotiche, un’araucaria e un sughero secolari, la rosa banksiae e il lauroceraso, oltre a una grande collezione di camelie ultracentenarie.
Il giardino di Villa Cimbrone a Ravallo, in Campania, si distingue per le sue fontane, ninfei, statue, e fiori meravigliosi ed ora hotel di lusso della Costiera Amalfitana. Il giardino venne ridisegnato nei primi del ‘900 grazie anche al contributo della botanica inglese Vita Sackville West. Ernest William Beckett, poi Lord Grimthorpe, acquistò una vecchia casa trasformandola in un castelletto romantico.
La villa, immersa nel Parco Naturale del Monte San Bartolo, si trova a pochi chilometri da Pesaro, nelle Marche. La villa è costituita da sue costruzioni collegate da un corridoio pensile: la villa quattrocentesca degli Sforza e l’ala cinquecentesca progettata dall’architetto urbinate Girolamo Genga per i duchi Della Rovere. Dalla villa è possibile ammirare la pineta, un bosco di lecci, in lontananza, Pesaro, la valle del Foglia e le cime appenniniche.
La reggia di Colorno, chiamata anche la Versailles dei Duchi di Parma, è un edificio storico di grane bellezza. Inizialmente, nel ‘300, al posto della reggia c’era una costruzione militare per la difesa dei possedimenti del signore di Correggio. In età rinascimentale la contessa Barbara di San Severino trasformò la rocca in una dimora signorile. Nel tempo sotto i vari signori che la occuparono, i Farnese e i Borbone, si arricchì di fontane e giochi d’acqua, con il giardino, originariamente all’italiana con aiuole, pergole, siepi, labirinti, agrumi e piante da frutto, trasformato in giardino alla francese. Sotto Napoleone Bonaparte fu dichiarata Palazzo Imperiale, caduto l’imperatore, furono assegnati alla consorte Maria Luisa d’Austria che trasformò il giardino alla francese in un bosco romantico dove furono innestate molte piante rare, creato un laghetto con un’isola dell’amore e serre, dove la duchessa amava coltivare diverse varietà di insalata. Dopo l’Unità d’Italia i Savoia concessero il palazzo alla Provincia di Parma, che nel 1871 lo trasformò in sede del manicomio provinciale. Oggi la reggia, meta turistica rinomata, è anche la sede, sotto la guida di Gualtiero Marchesi, della Scuola Internazionale di Cucina Italiana.
Una classica villa lombarda di Castellazzo di Bollate nel Parco delle Groane, nata come avamposto per controllare i possedimenti terrieri. Nella biblioteca della villa si pensa siano stati conservati i fogli del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, donati nel 1637 alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Nel giardino si trovano viali alberati, sculture e teatri, specchi e giochi d’acqua, come quello di Diana e quello di Adromeda. E ancora, la Limonaia, dove gli Arconati amavano offrire sorbetti rinfrescanti ai loro ospiti. E’ stata conservata la Voliera per l’allevamento di uccelli esotici e altre specie.
Il giardino domina la collina su cui si erge una villa in perfetto stile siciliano, tra viali di lecci, sophore, tigli, pini, cipressi, profumando delle essenze di viburno, lentisco, bosso, ligustro, pitosforo, lantana, acacia, albero di Giuda, frassino, olmo, casuarina. Casa di diverse specie di uccelli, vi nidificano passeri, gazze, colombacci, allocchi, merli, rampichini, cardellini, capinere, usignoli e cinciallegre. Molto particolari sono le opere d’arte che fanno da contrasto al verde del paesaggio, come la fontana cinquecentesca, Le Quattro Stagioni, o la balconata in terracotta in stile liberty floreale.
La piemontese Oasi di Zegna, si trova in un area montana attraversata dalla strada panoramica Zegna, fra Trivero e Bocchetta di Caulera, nelle Alpi Biellesi. E’ famosa per la Conca dei Rododendri, che ogni maggio fioriscono in un’esplosione di colori.
Il compendio si trova nel cuore del Parco Nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena, il parco sorge nella casa in cui Garibaldi, l’eroe dei due mondi visse per 25 anni. A fianco del giardino, dove lo stesso Garibaldi piantò alcuni esemplari, convive la vegetazione spontanea dell’isola, ricoperta dagli arbusti della macchia mediterranea.
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