L’Italia ha moltissimi musei e tra le molteplici tipologie una è quella dei musei della scienza, che si trovano in tutte le regioni. Eccone alcuni tra i più famosi.
Il “Leonardo da Vinci” si trova a Milano, ed è certamente il più grande e conosciuto tra i musei della scienza in Itali. Ma anche tra i più importanti sia per gli oggetti esposti che per numero di visitatori sia in Europa che nel mondo. Tra gli oggetti che si trovano nel museo milanese un posto importante è riservato ai modelli di macchine che sono stati realizzati seguendo i disegni del grande genio toscano. Nelle collezioni del museo ci sono oltre 15mila “beni” scientifici, che riguardano la scienza e la tecnologia delle industrie del nostro Paese. Macchine ed impianti, mezzi di trasporto sia ferroviari che marittimi e stradali, ma anche oggetti di materie come la telecomunicazione, l’astronautica e l’informatica.
Nella città toscana si può visitare questo museo dedicato alle scienze planetarie, all’astronomia ed alla mineralogia. Nato su una iniziativa della Provincia, si è sviluppato grazie alla collaborazione con enti scientifici sia italiani che esteri. Il museo pratese è suddiviso in varie sezioni. Espone campioni di meteoriti, tectite e impattiti e vari minerali. Presenti anche una serie di minerali, oltre alla meteorite di “Nantan” che è la più grande tra quelle esposte nei musei italiani. In una sezione del museo si possono vedere degli esperimenti interattivi relativi agli studi sull’astronomia condotti da Galileo Galilei e una ricostruzione della Stazione Spaziale Internazionale.
Questo museo si trova proprio nel cuore del parco Dora del capoluogo del Piemonte. E’ l’unico dell’intero continente ad essere dedicato completamente alla salvaguardia dell’ambiente. Le varie attività di questo museo sono organizzate attorno a tre temi principali. Energia, acqua e rifiuti. Per ognuno sono presenti spazi creativi, percorsi didattici. Laboratori che accrescono la sensibilità dei bambini verso i problemi ambientali. Indirizzandoli verso la tutela della salute dell’intero pianeta, innescano, attraverso il gioco, una riflessione da parte degli adulti.
Nella città natale di Leonardo si trova questo museo che è interamente dedicato al genio toscano. I disegni di Leonardo trovano “vita”, insieme alle macchine da lui progettate, sia con realizzazioni tridimensionali che con proiezioni digitali. Una particolarità di questo museo è la sua suddivisione in due diverse sedi, il Castello dei Conti Guidi, e la palazzina Uzielli, entrambe nel centro di Vinci. Nel percorso espositivo del museo macchine da cantiere, orologi meccanici, oggetti per la tecnologia tessile, nella palazzina Uzielli, mentre nell’altra sede si possono ammirare le macchine e i modelli relativi a meccanica, volo, architettura e guerra.
Il museo della città lombarda, intitolato ad Enrico Caffi ha al suo interno moltissimi reperti, ma solo una parte sono esposti al pubblico, mentre i restanti si trovano in archivi e la loro consultazione è riservata agli esperti per lo studio. L’ingresso del museo è caratterizzato dalla presenza di un mammut, che sembra voler essere il guardiano dei reperti che vi sono custoditi e che sono organizzati per filoni come paleontologia, geologia, zoologia ed entomologia. Al suo interno esemplari di tutte le classi dei vertebrati, ma anche moltissimi artropodi, e collezioni di minerali e pietre ornamentali, oltre che numerosi fossili e un calco dello scheletro di un allosauro, a grandezza naturale. All’interno del museo sono disponibili per l’uso anche microscopi elettronici e libri da leggere.
Il museo trentino è uno dei più moderni, realizzato su progetto di Renzo Piano. Nel suo percorso espositivo, che parte dalla terrazza e dal quarto piano, per poi scendere sino al piano interrato ed alla serra tropicale, gli oggetti in mostra sono “sospesi” con un effetto scenico particolare, accompagnato dagli effetti sonori. Si inizia con argomento “sole e Ghiaccio”, per poi passare all’approfondimento dei temi legati a biodiversità, sostenibilità ed evoluzione, arrivando fino al piano interrato e alla meraviglia della serra tropicale dove si trovano i reperti fossili che consentono di capire il viaggio dell’uomo sul pianeta Terra.
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