In Malesia, è possibile esplorare una giungla che ha ben 130 milioni di anni
In Malesia, è possibile esplorare una giungla che ha ben 130 milioni di anni
Malesia. Solo il nome di questo Paese evoca visioni di avventure e di esplorazioni. Al giorno d’oggi la Malesia si offre ai turisti in una duplice veste, rappresentata dall’avveniristica voglia di futuro tecnologico e dal mantenimento di un ambiente naturale gelosamente custodito.
Il viaggiatore che vuole vivere l’emozione di immergersi in un territorio che conserva una natura ancora ancestrale, deve recarsi nel parco nazionale di Taman Negara. Può esplorare una delle foreste pluviali più antiche del mondo. Presenta ancora aree di foresta inesplorata. Il parco si estende per oltre quattromila chilometri quadrati e comprende tre stati.
Farà un certo effetto esplorare una giungla che ha ben 130 milioni di anni.
Gli unici abitanti che vivono all’interno della foresta della Malesia appartengono al popolo nomade dei batek. Una etnia indigena malesiana che divide questo luogo con animali selvatici in via di estinzione come tigri, elefanti asiatici, leopardi e rinoceronti. La stupenda bellezza della flora è rappresentata da piante rare. Funghi luminescenti o fiori come la rafflesia che accompagnano felci bicolori, orchidee selvatiche a antichi alberi dalle grandi radici. Per quanto è fitta, questa giungla permetterebbe di camminare a pochi metri da un animale senza rendersene conto.
La foresta può essere descritta come una delle aree meno contaminate a livello mondiale. Non sono state neppure coinvolte dall’era glaciale, restando praticamente intatta come lo era milioni di anni fa.
I turisti possono trovare posto in uno dei tanti capanni di osservazione, detti “bumbun” alcuni dei quali prossimi al parco nazionale di Kuala Tahan. Piazzati strategicamente nei dintorni di terreni ricchi di salgemma, detti “salt lick”, e su erbose radure che richiamano molti animali.
Per effettuare una vera e propria esperienza unica come quella di esplorare questa foreste, occorre scegliere tra un panorama di escursioni o di trekking che coprono dalle piccole camminate di un’ora fino a delle particolari spedizioni di più giorni che hanno come scopo quello di arrivare sulla vetta del Gunung Tahan a oltre 2.000 metri di altezza, in compagnia di esperte guide.
Comodi i percorsi che girano per il parco, dove chiunque può ammirare le tante bellezze dell’area.
Possono essere evidenziati, tra i tanti, i seguenti: il sentiero ad est della sede del parco che porta alla Canopy Walkway, una sorta di passerella sospesa su grandissimi alberi che permettono una visione delle più alte vegetazioni della foresta;
Il sentiero che porta al Bukit Teresik un punto da dove si ammira un esclusivo panorama della foresta. Nel tragitto del ritorno si può raggiungere Lubok Simpon, un punto dove ci si può immergere nelle acque del Sungai Tahan;
Il sentiero che porta a Bukit Indah, la collina dalla quale ammirare panorami altamente scenografici e avere la visione delle rapide del Sungai Tembeling.
Per visitare il parco è necessario essere accompagnati da locali guide debitamente autorizzate. Chiaro il fine di mantenere l’equilibrio ecologico dell’ambiente dove ci si addentrerà e poter esplorare con la massima sicurezza. E’ possibile fare del trekking, del birdwatching e navigare con delle canoe all’interno dei fiumi che si incontreranno. Obbligatoria la registrazione all’entrata.
Fondamentale avere con se, scarpe da trekking, un kway, una torcia elettrica, repellente anti insetti, accendino e sale per rimuovere eventuali sanguisughe, acqua potabile in abbondanza.
Per arrivare da Kuala Lumpur occorre mettere in conto un viaggio di circa 5 ore per arrivare a Kuala Tahan, porta di ingresso del parco.