Anche il peggior bar di Caracas avrà un bancone e qualche sgabello pronti ad accogliervi.
Quindi una volta raggiunta l’ oasi dovete avere le idee chiare e ordinare con fermezza il cocktail giusto.
Il cocktail nasce dalla miscelazione di due o più ingredienti per fini curativi o ludici, ha origini antichissime. Una leggenda narra che sia stato il coquetier, cioè il ” portauovo” utilizzato dal farmacista francese Antoine Peychaud per miscelare preparazioni curative ai propri pazienti a dargli origine.
Il nome sarebbe poi mutato in cocktail unendo i due idiomi anglosassoni cock e tail “coda di gallo” in virtù dei colori accesi di queste bevande.
Quindi per non arrivare impreparati dovete assolutamente sapere cosa bere e dove poterlo ordinare in ogni parte del mondo!
Iniziando dalla nostra terra, per un aperitivo nobile e totalmente nazionalista, potete gustare un Negroni che prende il nome dal suo inventore, il Conte Camillo Negroni, che tornato a Firenze nei primi del 900 dopo esser stato negli Stati Uniti suggerisce al barista Fosco Scarselli un’ alternativa più corposa e alcolica rispetto all’Americano, quindi con aggiunta di gin e uno schizzo di soda consacrano il nuovo drink dell’olimpo.
Uscendo dal nostro amato stivale, prenotiamo un biglietto aereo e voliamo oltre oceano.
Il Mojito : rum bianco, lime, zucchero di canna e menta. Un noto pirata anglosassone Sir Francis Drake detto el Draque fu il primo a prepararne uno molto simile con rum invecchiato di bassa qualità e hierba buena, una particolare spezia dell’ America del sud simile alla nostra menta ottimo da gustare in sosta a Cuba. Un cocktail diventato famoso e apprezzato soprattutto dallo scrittore americano Ernest Hemingway che amava gustarlo alla Boteguita del Medio, noto locale all ‘Avana ” My mojito in la Bodeguita..”
Voliamo nella cosmopolita grande mela, New York . Il vincitore non può essere altro che il cosmopolitan. Cocktail per eccellenza bevuto fra le protagoniste della famosissima serie tv Sex and City! Divenne celebre a Hollywood per la pubblicazione di una foto nel 1998 di Madonna che lo sorseggiava nel famoso Raimbow room di New york.Forse un pò retrò, ma sempre in voga nell’ amata New York.
Spostiamoci in oriente per gustare un cocktail estivo, dal sapore fresco: Il Singapore Sling, fonte d’ispirazione per molti musicisti e presente in diversi film come Paura e delirio a Las Vegas. Sconosciuto ancora in Italia, prevede la miscelazione di 8 ingredienti fra cui spiccano ben 54 tipi di liquore : gin , tiple sec, benedictine E Heering Cherry Liqueur.
Torniamo verso l’oceano atlantico, precisamente in Brasile. Dopo una lunga giornata di surf e pazzie fra le dune come non potersi rilassare al tramonto gustando dell’ ottima caipirinha, bevanda nazionale brasiliana. La ricetta originale si compone in sostanza da cachaca, lime, zucchero di canna e ghiaccio e basta alternare con dei sciroppi per gustarla non solo al lime ma anche alla fragola, all’ananas, al maracuja o ai frutti che preferite.
Approdiamo sulla terra madre, l’ Africa. Dopo un safari mozzafiato ordinate un Dawa, il must. La parola dawa significa medicina in swahilli ( la lingua del posto).Vodka, ghiaccio tritato, lime fresco un cucchiaino di zucchero, un bastoncino di dawa ( muddler) rivestito pienamente di miele e fate molta attenzione, il suo sapore fresco e dolce vi farà perdere il controllo senza neanche rendervene conto.
Il Margarita, ideato nel 1942 in un bar di Juarez in Messico dopo la richiesta bizzarra di una magnolia da parte di una donna, ma non si è molto certi, alcuni narrano di un regalo di nozze per una sposa di nome Margherita, alcuni addirittura parlano di una donna che negli anni 40 non amava bere la solita tequila e cosi per stupirla le venne servito questo cocktail a base di tequila e cointreau o liquore all’arancia con il bordo del bicchiere brinto nel sale e una fetta di limone.
Sempre nelle zone dell’ Havana, se non amate troppo l’ erba buena ordinate un daiquiri , il cocktail preferito da Hemingway, servito all’Avana nel locale la Floridita . Una storia narra di un marine americano che scampò al nubifragio della sua nave e approdato nel villaggio di daquiri, oggi Playa Daquiri ,per placare la sete si fece allungare il proprio rum con del lime e zucchero.
Da circa 150 anni frotte di americani di New Orleans si arrampicano agli sgabelli dei bar bevendo Sazerac. Nel 1850 venne inventato nel capoluogo della Luisiana. Il nome deriva dal cognac con cui veniva preparato. Verso la fine dell’ottocento il cognac venne sostituito con il Whisky di segale e una spruzzata di assenzio .
Dopo questa dettagliata descrizione , anche i più indecisi avranno le idee chiare, e se passate per Ibiza al Blue Marlin, ordinate un Cheers Boss, unico, provare per credere!
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