Il mondo è ricco di luoghi misteriosi e nei secoli i suoi abitanti ci hanno lasciato in eredità reperti difficili da decifrare. Nonostante i numerosi studi molti di questi luoghi conservano ancora gelosamente i loro segreti, alimentando le più fantasiose ipotesi.
L’Isola di Pasqua è un’isola dell’Oceano Pacifico meridionale appartenente al Cile. Qui sono presenti 638 Moai, ovvero statue che vigilano sull’isola vulcanica, ed intorno alle quali si erge un grande mistero. Non è chiaro lo scopo o il significato di queste sculture, molte sono le teorie possibili: una pratica religiosa per ingraziarsi gli Dei, un simbolo di protezione, oppure le statue potrebbero rappresentare capi tribù indigeni morti che, secondo la credenza popolare, avrebbero permesso ai vivi di prendere contatto con il mondo dei morti.
La città di Chichén Itzá ospita un importante complesso archeologico maya. Si trova in Messico a nord della penisola dello Yucatan. La città fu uno dei più importanti centri della regione intorno al periodo epiclassico della civiltà maya, fra il VI e l’XI secolo. Il sito comprende numerosi edifici, rappresentativi di diversi stili architettonici; fra i più celebri si ricorda la piramide di Kukulkan nota come El Castillo. Il tempio è dedicato al dio Kukulkan, o dio Serpente Piumato, e durante gli equinozi di primavera e d’autunno, il sole del tardo pomeriggio crea un gioco di ombre che danno l’illusione di un serpente piumato “strisciante” sullo sfondo della piramide.
Questa zona marittima di circa 1.100.000 km² che forma un triangolo tra Miami, Portorico e l’Isola di Bermudas è passata alla storia come luogo di misteriose sparizioni. Nelle sue acque tormentate sono affondate numerose navi e aerei e, nonostante gli studi a riguardo, molte di queste sparizioni rimangono inspiegate, alcuni parlano di alieni, distorsioni spazio-temporali, campi magnetici o forze soprannaturali.
La civiltà egizia conserva ancora molti misteri tramite le piramidi di Giza. Cheope, la più grande tra le tre, si dice ospiti, oltre alla tomba del faraone che portava lo stesso nome, anche molte maledizioni. Il fatto che al suo interno non sono stati trovati né il feretro né il corredo funerario, non sorprende molto visto che quasi tutte le sepolture reali dell’antico Egitto sono state saccheggiate già nell’antichità, ma questo fatto unito alla mancanza di decorazioni o geroglifici ha fatto nascere molte teorie e leggende sul fatto che le piramidi in realtà non fossero delle vere tombe.
Il sito archeologico inca è stato scoperto nel 1911 nella valle dell’Urubamba a 2.400 metri di altitudine. I meravigliosi resti della città perduta fanno parte del Patrimonio Culturale dell’Umanità. Il mistero ancora avvolge l’origine e la storia di questa antica città di cui molto c’è ancora da scoprire.
Il sito neolitico di Amesbury nello Wiltshire, Inghilterra, è un complesso di pietre conosciute come megaliti che formano un cerchio. Un tempo era considerata opera di Satana, ma è ormai riconosciuto che la costruzione sia frutto del lavoro umano. Alcuni sostengono che Stonehenge rappresenti un antico osservatorio astronomico, anche se l’importanza del suo uso per tale scopo è dibattuta.
Le linee di Nazca sono geoglifi, tracciati sul terreno nel deserto dei Nazca, un altopiano arido che si estende tra Nazca e Palpa, in Perù. Le linee vanno a formare più di 800 disegni che creano i profili di animali stilizzati comuni della zona, scimmia, balena uccello, pappagallo lucertola. Apparsi probabilmente tra il 500° a.C. e il 500 d.C., il più grande misura 200 metri di diametro ma la sua origine, ad oggi, come quella delle altre incisioni, rimane un mistero.
Il tempio si trova nell’India del sud e porta con sé una meravigliosa leggenda. Il tempio contiene foglie di palma sulle quali, 2000 anni fa, sette saggi indiani scrissero i percorsi di vita per tutte quelle persone che dovevano ancora nascere. Solo pochi fortunati erano destinati a conoscere il loro futuro letto da professionisti Nadi. La leggenda narra che le foglie di Nadi diventano nere dopo un centinaio di anni, senza aver mai svelato il destino di milioni di esseri umani.
Nella contea di Hampshire e Wiltshire sono apparsi intorno agli anni ’70 dei misteriosi cerchi nel grano. Si sa per certo che molti cerchi sono stati fatti dall’uomo. Non esistono prove scientifiche che un cerchio nel grano abbia mai avuto origine diversa da quella umana, ma sono nate molte ipotesi pseudoscientifiche alimentando teorie ufologiche, paranormali e complottistiche.
Questa foresta di bambù, definita il polmone verde senza tempo, ha fatto sapere sempre poco di sé. La foresta infatti è di difficile accesso e si dice che coloro che si sono avventurati al suo interno non sono più tornati. Si trova in una profonda gola immersa nella nebbia difficile da attraversare, una valle della morte alquanto inquietante.
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