Monte Rushmore, la storia di un monumento scolpito in una montagna

Quando si parla degli Stati Uniti d’America e dei monumenti più importanti che meritano di essere visitati nel corso di una vacanza all’interno dei loro confini, il pensiero corre sempre anche al Monte Rushmore. Considerata la più importante attrazione ad ingresso libero di tutti gli Stati Uniti d’America.

Un monumento scolpito nella montagna

Monte Rushmore, South Dakota. Photo Credit: South Dakota Tourism

Questo importante monumento è scolpito, letteralmente, sulla catena delle Black Hills, in South Dakota. Si è senza dubbio di fronte al simbolo dei primi 150 anni di vita degli Stati Uniti d’America. Sul Monte Rushmore sono infatti immortalati i volti di George Washington, Thomas Jefferson, Abraham Lincoln e Theodore Roosevelt. I quattro personaggi che rappresentano la nascita, l’evoluzione, la conservazione e il progresso del Paese nel suo primo secolo e mezzo di storia. Il Monte Rushmore ha delle dimensioni decisamente fuori dal comune. Così come le sculture che ne hanno fatto una delle attrazioni più visitate di tutti gli Stati Uniti d’America.

Ma qual è la storia del Monte Rushmore?

Prima di tutto va detto che il suo nome è legato alla figura di Charles E. Rushmore. Costui era un avvocato residente nella Grande Mela. Sul finire del 1800 si trovava nei pressi delle Black Hills. La tradizione vuole che questo avvocato chiese che nome avesse la montagna che oggi è nota in tutto il mondo per il monumento naturale che ospita. Rushmore scoprì che la montagna non aveva un nome e alla fine le autorità decisero di dare ad essa il suo nome. Rushmore come forma di ringraziamento per tale decisione, decise di sovvenzionare i lavori che anni dopo portarono alla creazione del monumento.

Erano i primi anni ’20 del 1900

Monte Rushmore, in fase di costruzione. Photo Credit: Pinterest

L’idea di un monumento nella roccia venne nei primi anni ’20 del 1900 a Doane Robinson. Inizialmente la sua idea non venne presa in considerazione, ma alla fine un senatore del Congresso degli Stati Uniti d’America lo incoraggiò a portare avanti l’idea di questo progetto, tanto che Robinson trovò nello scultore Gutzon Borglum un artista interessato a provare a concretizzare la sua idea. Va detto che Robinson inizialmente aveva pensato ad un monumento che ricordasse alcune importanti personalità del South Dakota. ma fu proprio Gutzon Borglum a fargli cambiare idea, proponendogli un monumento scolpito nella roccia che ricordasse i padri nobili degli Stati Uniti d’America.

Le proteste degli ambientalisti

Gutzon Borglum cominciò quindi a cercare una zona delle Black Hills dove poter creare la sua scultura e alla fine scelse il Monte Rushmore. Tuttavia l’inizio dei lavori venne funestato dalle proteste degli ambientalisti e dallo scetticismo o degli abitanti della zona, che non vedevano una scultura del genere in grado di avere influssi sul turismo.

Abram Lincoln, Monte Rushmore, in fase di costruzione. Photo Credit: Pinterest

Fu grazie all’intervento del Presidente Calvin Coolidge che i lavori presero il via, durando dal 1927 al 1941. Nei lavori furono impegnati circa 400 minatori, che ben presto si resero conto di aver prestato la propria opera per la creazione di un’opera epica. Nel corso dei lavori venne fatto un gran uso della dinamite per eliminare le parti di roccia che non davano modo di creare questa gigantesca scultura.

Il retro del Monte Rushmore

Sul finire degli anni ’30 del secolo scorso e precisamente nel 1938, Gutzon Borglum decise di creare una volta di grandissime dimensioni, ubicata nella parete del canyon e precisamente sul retro del Monte Rushmore. La sua idea era di utilizzare questo ampio spazio per poter conservare tutta la documentazione legata alla costruzione del monumento. Tuttavia questa idea riuscì a concretizzarsi solo molti anni dopo, ovvero sul finire degli anni ’90 del secolo scorso.

 

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Recentemente nei pressi del Monte Rushmore è stato costruito un polo museale molto importante, ovvero il Lincoln Borglum Museum, anche se ovviamente questo polo museale non risulta l’attrazione principale: e non potrebbe essere altrimenti.

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