Una Notte a Parigi: cosa vedere se avete a disposizione solo pochi giorni!
A quanti di voi è capitato di partire per una fuga last minute per evadere anche pochi giorni dalla solita routine? Bene, sono qui per raccontarvi la mia bellissima, improvvisa e romantica unica notte a Parigi.
Visitare Parigi in soli due giorni, lo so, è un progetto audace ma non impossibile. Bisogna partire consapevoli che non si riuscirà a vedere tutto e soprattutto senza farsi prendere dall’ansia e godersi il viaggio così come è nato, ovvero sul momento. Una Notte a Parigi è frutto di questo impulso spasmodico verso i viaggi lampo e improvvisi!
Alcune tappe ovviamente sono d’obbligo e noi come prima cosa, una volta atterrati sul suolo francese, abbiamo scelto di visitare la cattedrale di Notre Dame, l’imponente chiesa gotica costruita tra 1163 e il 1250 situata nella parte orientale de l’Île de la Cité, cuore della città. La vista di un monumento simile lascia sicuramente senza parole, non solo per la sua mole ma soprattutto per la ricchezza di dettagli che riempiono gli occhi. Notre Dame fa parte della storia, dell’arte e della letteratura essendo stata ispiratrice di romanzi, spettacoli teatrali e si, anche cartoni animati. Ed è propria il ricordo disneyano d’infanzia ci fa spostare lo sguardo a quei gargoyles di pietra dall’espressione così umana da farci pensare che possano prendere vita da un momento all’altro.
Dopo aver attraversato la grande piazza Jean Paul II antistante la chiesa, abbiamo attraversato la Senna e siamo approdati nel quartiere latino di Parigi, sulla rive gauche. E’ una zona frequentata da studenti poiché sede di molti istituti scolastici e universitari come la Sorbona. Qui vi imbatterete in parecchi monumenti e chiese che meritano uno sguardo: Il Pantheon, il Palazzo e i giardini del Lussemburgo, L’Hôtel des Invalides, l’abbazia di Saint-Germain-des-Prés. Noi ci siamo imbattuti nella spettacolare chiesa di San Severin, davvero particolare con il suo gioco di arcate e pilastri tortili.
Di lì a pochi passi siamo arrivati al Museo d’Orsay, proprio lungo il fiume sulla riva destra. Oltre alla bellezza indiscussa delle sue opere dell’impressionismo e del post-impressionismo, è affascinante la struttura stessa del museo allestito in un ex stazione ferroviaria della fine dell’800. Al suo interno troverete i lavori di Monet, Cézanne, Manet, Renoir, Degas, Pissarro solo per citarne alcuni.
Seguendo il corso della senna e riattraversando il ponte sulla rive droit, siamo arrivati alla famosa Avenue des Champs-Élysées uno dei viali più maestosi di Parigi, meta dello shopping più sfrenato, fino all’Arc de Triomphe, testimone silenzioso della vittoria di Napoleone Bonaparte nella Battaglia di Austerlitz.
La mia notte parigina inizia al tramonto sotto la Tour Eiffel che cambia abito non appena cade la notte vestendosi di luci abbaglianti che la rendono sfavillante e molto più suggestiva, a mio parere, rispetto alla sua facciata giornaliera. Si può senz’altro dire che passare sotto i piedi di un struttura alta 300 m che pesa più di 10.000 tonnellate fa il suo effetto. Lì si può godere di una vista fantastica degli Champ de Mars, farsi coinvolgere dalle musiche degli artisti di strada, dalla meraviglia negli occhi degli altri turisti e dalle luci soffuse della sera.
Giunge l’ora di cena e ci viene consigliato un posto un po’ fuori dal centro di Parigi, Belleville, che si trova sul colle dopo Montmartre. Belleville coni suoi vicoletti stretti, i numerosi negozi etnici e la cucina multietnica si è aggiudicato il nome di quartiere alternativo per eccellenza. Frequentato per lo più da giovani e artisti è sicuramente una meta consigliata per le giovani coppie un po’ più avventurose.
Premettendo che i piatti più tradizionali della cucina francese non attirano particolarmente le mie papille gustative (per non parlare del mio portafoglio), il posto indicatoci si è rivelato ottimo dal punto di vista qualità-prezzo. Ceniamo ad una delle tante brasserie francesi che propone una cucina semplice ma buona, in un locale in stile industriale che rispecchia sicuramente l’anima alternativa di Belleville.
La notte è ancora giovane e decidiamo di recarci nel quartiere più hot di Parigi, Pigalle con lo sfacciato Moulin Rouge. Il pittoresco mulino a vento tempestato di luci apre le danze della serata parigina. La zona è molto trafficata e affollata ma l’atmosfera è goduriosa e festaiola, come un grande carnevale.
Sempre nella stessa zona, ovvero Montmartre potete anche visitare Le Chat Noir, altro famoso locale di spettacoli di teatro d’ombre e cabaret frequentato nella sua epoca d’oro da celebri personaggi del tempo come Paul Verlaine Claude Debussy Paul Signac, simbolo della Bohème alla fine del XIX.
Essendoci svegliati a Montmartre, come prima tappa del secondo giorno parigino abbiamo scelto la Basilique du Sacré-Cœur a pochi passi dal nostro B&B. La basilica affascina sicuramente per il suo candore dovuto alla pietra calcarea e la sua maestosità. Da lì siamo arrivati al cimitero Père Lachaise, uno dei più visitati al mondo che custodisce le spoglie di molti personaggi famosi Oscar Wild, Jim Morrison, Honore de Balzac, Marcel Proust, Maria Callas e molti altri.
Dulcis in fundo non potevamo farci mancare un giro al Museo del Louvre, per ammirarlo tutto servirebbero due giorni, noi ci siamo fatti bastare qualche ora saltando da un’ala all’altra del palazzo, ma non potevamo proprio rinunciarci.
E’ con il Louvre che si conclude la mia fuga a Parigi, meta che consiglio a chi volesse provare la magia di svegliarsi in una città, andare a dormire in un’altra e il giorno dopo ritrovarsi di nuovo a casa, e di evadere anche solo per un giorno dalla routine quotidiana alienante e concedersi del tempo per se stessi e magari per la propria dolce metà. Parigi è sicuramente una meta adatta a tale scopo perché può regalarvi un viaggio romantico e culturale allo stesso tempo.
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