Uno dei momenti più importanti quando si incontra una persona è senza dubbio quello in cui ci si saluta. Ebbene, in giro per il mondo vi sono davvero diversi modi di salutarsi e conviene essere a conoscenza di quali sono le usanze per quanto riguarda questo importante momento di socializzazione.
Senza dubbio il saluto per eccellenza è la stretta di mano, che si può definire come un vero e proprio saluto universale, utilizzabile in qualsiasi parte del mondo. Tuttavia, nonostante la stretta di mano sia il saluto universale, vi sono diversi altri modi attraverso il quale due persone si possono salutare in determinate parti del mondo.
Basti pensare ad esempio alle Isole Hawaii, dove la forma di saluto più diffusa ha origini decisamente antiche. Il saluto per antonomasia è il braccio alzato in alto, i il pollice ad indicare la bocca e il mignolo in aria. Questo particolare gesto è uno dei simboli della cultura di questa parte del mondo e ancora oggi è assai utilizzato dagli abitanti delle Isole Hawaii.
Decisamente interessante è anche il modo di salutarsi dei Maori, che per salutarsi sono soliti fare, letteralmente, “naso contro naso”. Questo gesto in epoca risalente voleva essere un odo per capire lo stato di salute di una persona. Per i maori è ancora oggi assimilabile alla stretta di mano come forma di saluto. Altro aspetto interessante è il fatto che se uno straniero decide di salutare in questo modo, verrà considerato parte integrante della comunità maori per il periodo in cui si tratterrà. E sempre parlando di nasi che si sfregano tra loro, non si può non parlare degli eschimesi. Forse si salutano così anche per trovare un po’di calore, vista la zona freddissima in cui vivono la propria quotidianità.
Ormai molto noto è anche il tipico saluto indiano, ovvero Namastè: questo saluto si caratterizza per il fatto che entrambe le persone congiungono le mani con i palmi rivolti verso l’alto e se le portano al petto, il tutto unito ad un accenno di inchino. E Namastè è proprio una espressione che sta a significare “mi inchino davanti a te”. Questo saluto, come detto, risulta assai diffuso in India ed è utilizzato dagli induisti.
E a proposito di saluti che hanno radici di tipo religioso, non si può non ricordare il saluto tipico di ogni musulmano, consistente in as-salām ‘alaykum e che letteralmente significa “la pace sia con voi”. Per la sua diffusione, questo tipo di saluto risulta importante come la stretta di mano nel mondo occidentale. E sempre rimanendo nel mondo musulmano, risulta interessante un altro modo in cui gli arabi sono soliti salutarsi, ovvero il toccarsi il torace con la mano, per poi fare lo stesso con le labbra e la fronte. Questo tipo di saluto è usato tra persone che sono tra loro molto in confidenza e letteralmente vuol significare “ti dono la cosa più importante che ho, il mio cuore”.
Molto originale è anche il tipico saluto tibetano, che si sostanzia in una vera e propria linguaccia rivolta al proprio interlocutore. Se in molte realtà, compresa quella italiana, questo gesto viene interpretato come un gesto di maleducazione, lo stesso non si può dire per il Tibet, dove invece è una vera e propria forma di saluto.
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Rimanendo in Asia, vale la pena scoprire le forme di saluto tipiche della Malesia e del Giappone. Per quanto riguarda la prima realtà, la più diffusa consiste nell’incrociare le braccia sul petto, mentre in Giappone, cosa nota a tutti, il saluto avviene senza nessun tipo di contatto fisico, tramite inchino. Anche in Cina il saluto tipico è quello che avviene tramite inchino, ma a differenza del Giappone, avviene mettendo le mani sul petto. Questo tipo di saluto risale a più di mille anni fa e ancora oggi è un vero e proprio segno distintitivo della cultura cinese.
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