Paestum e Velia – Patrimonio Unesco da gustare

Paestum e Velia: Patrimonio dell’Umanità.

Nel precedente articolo abbiamo fatto un salto nello splendido Parco del Cilento, per scoprire le sue meraviglie ed assaporare le pietanze tipiche della zona.

Proseguendo il viaggio nel Cilento è d’obbligo citare altre due splendide località, anch’esse dichiarate Patrimonio mondiale dell’Umanità. Appartenenti all’antica regione della Magna Grecia, Paestum e Velia costituiscono una tappa irrinunciabile per chi decide d’intraprendere un lungo tour enogastronomico in terra cilentana. In un paesaggio caratterizzato da templi, cinta murarie, torri diroccate, basiliche e un Museo archeologico di rilevanza nazionale, non mancano certo gli spunti di visita.

Vista panoramica del bellissimo paesaggio costiero sulla costa cilentana, provincia di Salerno, Campania. (informagiovaniagropoli.it)
Paestum e Velia, qui dove parla la storia.

Paestum è circondata da una cinta muraria quasi totalmente conservata. Con un perimetro poligonale che si sviluppa per circa 4,75 km, seguendo l’andamento del banco di travertino sul quale sorge la città. È costituita da una muratura a doppia cortina di grandi blocchi squadrati. Riempita al centro con terra ed intervallata da 28 torri a pianta quadrata e circolare, di cui quasi tutte sono distrutte o ridotte a ruderi.

Miracolosamente giunti in ottime condizioni, tanto da essere considerati esempi unici dell’architettura magno-greca, sono i tre templi di ordine dorico. Sono edificati nelle due aree santuariali urbane di Paestum, dedicate rispettivamente ad Hera e ad Athena.

Area archeologica di Paestum. (ucecereagrilocanda.it)

Il museo raccoglie un’importante collezione di reperti rinvenuti nelle aree che circoscrivono Paestum. In primo luogo i corredi funebri provenienti dalle necropoli greche e lucane. Innumerevoli sono i vasi, le armi e le lastre tombali affrescate. Le più celebri provengono dalla cosiddetta Tomba del Tuffatore (480-470 a.C.), esempio unico di pittura greca di età classica e della Magna Grecia. Con una raffigurazione simbolica interpretata come la transizione dalla vita al regno dei morti.

Imperdibile un salto alla “Tomba del Tuffatore”, al “Tempio di Zenone”, agli “scavi archeologici di Velia” . Ma non dimentichiamo anche le attrezzate spiagge del litorale affacciate sul mare limpido e cristallino.

L’unico esempio di pittura greca con scene figurative, proveniente dai periodi Classico, Arcaico o ellenistico, che sia sopravvissuta nella sua interezza. (citizensalerno.it)
Paestum e Velia: patrimonio Unesco da gustare.

Paestum ha una gastronomia basata sui precetti della dieta mediterranea. Le ricette sono semplici e molto equilibrate. Fanno un largo uso della mozzarella, il famosissimo formaggio fresco fatto con latte di bufala. Famosa in tutto il mondo, la mozzarella della piana del Sele è un prodotto a marchio DOP (denominazione di origine protetta).

L’aspetto rotondeggiante dei suoi capolini, la loro elevata compattezza, l’assenza di spine nelle brattee sono le principali caratteristiche qualitative e peculiari del “Carciofo di Paestum”. (agricoltura.regione.campania.it)

Immancabile un assaggio del pregiato “carciofo di Paestum IGP”, delicato e senza spine. Ingrediente fondamentale della Dieta Mediterranea, il carciofo accompagna da tempo immemorabile la cultura gastronomica e rurale del Sud e della Campania in particolare. E per qualcosa d’insolito, una pizza alla curcuma o ai fiori di zucca. Accompagnata dall’Aglianico di Paestum, porteranno una ventata di originalità a una cucina legata ai sapori antichi della tradizione.

Non perdere altri interessanti tour gastronomici in località Patrimonio dell’Umanità:

Venezia e la sua laguna – Patrimonio Unesco da gustare;

Veneto – Patrimonio Unesco da gustare;

Centro storico di Firenze – Patrimonio Unesco da gustare.

 

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Pubblicato da
Tiziana Passalacqua

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