Palazzo Farnese di Caprarola è una delle opere del tardo Rinascimento più importanti d’Europa che racchiude in sé secoli di storia, arte e cultura.
La costruzione nacque per volere del cardinale Alessandro Farnese il Vecchio, conosciuto come Papa Paolo III, e venne affidata ad Antonio da Sangallo, uno dei più importanti architetti dell’epoca. I lavori iniziarono nel 1530 ma vennero interrotti pochi anni dopo a seguito dell’investitura del cardinale a papa.
Qualche anno più tardi il nipote omonimo di Paolo III, Alessandro Farnese il giovane, si ritirò a Caprarola per sfuggire alle tragedie familiari. Si innamorò della cittadina, poco distante da Roma, ma immersa nella natura. Decise di continuare i lavori avviati dal nonno e riprese in mano il progetto del Palazzo Farnese al quale vi lavorarono i nomi più illustri del tempo tra pittori e architetti. L’intero nucleo urbano venne pianificato in base alla realizzazione del Palazzo, doveva essere adatto alla magnificenza dell’opera.
Oggi possiamo ammirare la bellezza e la complessità di una struttura architettonica meravigliosa non solo al suo esterno ma anche all’interno dove ospita mirabili affreschi, e false riproduzioni di porte, finestre e tendaggi, marmi e statue creando illusioni ottiche pronte ad ingannare i visitatori.
Il Palazzo ha una pianta pentagonale e avrebbe dovuto ospitare una fortezza che poi però divenne un lussuoso palazzo signorile in pieno stile rinascimentale. La struttura venne concepita per essere divisa in due zone: quella estiva a nord e quella invernale a ovest. Una serie di scale e passaggi nascosti permettevano di collegare più ambienti e facilitare gli spostamenti dei suoi importanti abitanti.
A ridosso del palazzo i Farnese fecero costruire un grande parco con bellissimi giardini all’italiana, giochi d’acqua e cascate. Una parte degli esterni venne riservata alle scuderie che ospitavano i cavalli, le carrozze e gli alloggi degli addetti.
Oggi sono parzialmente visitabili gli interni del palazzo sia al piano primo o piano dei Prelati che al piano secondo, detto anche piano rialzato o piano Nobile. Mentre i piani terzo e quarto un tempo riservati alla servitù e agli armati ed ora non sono accessibili.
Al Piano dei Prelati si trovano le stanze affrescate da Taddeo Zuccari, come anche le Stanze delle Stagioni raffiguranti le vicende di Giove. Una delle stanze più affascinanti è quella delle Carte Geografiche con la spettacolare rappresentazione dello Zodiaco nella volta del soffitto.
Un gioiello architettonico che senza dubbio vale la pena visitare, testimone di un’epoca d’oro per l’arte italiana.
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