Pasquetta nel centro storico di Urbino – Patrimonio Unesco da gustare

Non c’è occasione migliore per approfittare di una splendida gita fuori porta: trascorrere Pasquetta nel centro storico di Urbino è la meta da noi consigliata.

Segui il nostro itinerario per non perdere le principali cose da vedere nel centro storico di Urbino, ma soprattutto per conoscere tutte le pietanze tipiche del posto, da poter gustare una volta giunti qui.

Pasquetta nel centro storico di Urbino: segui il nostro itinerario

Regina delle colline marchigiane, la città di Urbino sorge tra la valle del Metauro e la valle del Foglia. Dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco per la sua ricchezza storica ed artistica, è nota per essere un piccolo gioiello arroccato.

Urbino. (urbinonews.it)

Per poter visitare il centro storico di Urbino bisogna innanzitutto passare sotto Porta Valbona. Essa risale al 1621 ed in pochi sanno che passando sotto questa porta non solo fanno il loro ingresso nel centro storico. Ma ripercorrono anche il corteo nuziale di Federico Ubaldo Della Rovere e Claudia De’ Medici.

Una volta varcata Porta Valbona inizia il vostro tour nel centro storico di Urbino. Poco distante è possibile visitare l’Oratorio di San Giovanni Battista. Al suo interno potrete ammirare gli affreschi dei fratelli Salimbeni dipinti nel 1400, che narrano la storia del Santo.

Sulla stessa via si trova inoltre l’Oratorio di San Giuseppe, famoso per il suo presepe cinquecentesco in marmo di Federico Brandani.

Presepe cinquecentesco in marmo di Federico Brandani. (patatofriendly.com)

L’itinerario per visitare Urbino prosegue verso Piazza della Repubblica

Il cuore pulsante di Urbino è Piazza dell Repubblica, luogo di ritrovo preferito degli Urbinati. Qui si affacciano due edifici: il Palazzo degli Scolopi e Palazzo del legato Albani. Ma la principale attrazione di Urbino è Palazzo Ducale, sede della Galleria Nazionale delle Marche e del Museo archeologico lapidario. Oggi è considerato uno delle massime opere del Rinascimento italiano.

Usciti da Palazzo Ducale, vi troverete in Piazza Rinascimento. Subito dietro potrete visitare la Chiesa di San Domenico, in stile gotico e consacrata nel 1365 dall’ordine dei domenicani.

Nel 1912 il Palazzo Ducale di Urbino divenne sede della Galleria Nazionale delle Marche. (terrediurbino.it)

Altro monumento riconoscibile in questa location è il Duomo con la sua facciata neoclassica e le sette statue dei Santi a custodia della Cattedrale.

La Chiesa di San Francesco, oltre ad essere una delle più antiche Chiese di Urbino, conserva anche le spoglie di illustri personaggi urbinati, tra cui i genitori del pittore Raffaello Sanzio.

Infine…

Il vostro tour si conclude con il Parco della Resistenza dominato dalla fortezza Albornoz. Dopo una visita della rocca costruita per difendere la città che ospita un museo delle armi, potrete rilassarvi sul prato godendo su una vista su Urbino e qui capirete davvero perché è chiamata “città a forma di palazzo”.

Un angolo di verde nel centro storico di Urbino : è questa la fortezza Albornoz, un posto in cui il relax è assicurato. (terrediurbino.it)

Centro storico di Urbino: Patrimonio Unesco da gustare

I tesori racchiusi all’interno della città non sono solo legati all’ambito artistico e culturale, ma anche a quello enogastronomico. Non si può andarsene dalla città senza aver gustato una fetta della sua famosa Casciotta accompagnata magari da un buon vino dei colli.

Cosa mangiare a Pasquetta nel centro storico di Urbino

La Casciotta d’Urbino è un formaggio DOP a pasta semicruda prodotto principalmente con latte ovino (70/80%) e un’aggiunta di latte vaccino. La leggenda narra che fosse il formaggio preferito da Michelangelo e dal papa Clemente XIV. Si tratta di un formaggio dalla vita “giovane” che lo caratterizza per un sapore dolce e gradevole. Ma con una punta acidula dovuta alla componente aromatica del latte.

Sempre coloro che prediligono i formaggi non possono perdersi il Pecorino di Fossa. Un formaggio stagionato prodotto a Cartoceto e Talamello. Con latte ovino pastorizzato ed in misura minore da latte di capra o talvolta vaccino. Tradizionalmente i contadini usavano nasconderlo sotto il terreno in cavità tufacee a diversi metri dal suolo in caso di razzie.

Casciotta D’Urbino: già apprezzata da Michelangelo ed oggi conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo. (it.latuaitalia.ru)

Proprio per questa particolare usanza di conservazione deriva il suo nome. Un gusto forte e deciso. Ideale per accompagnare primi e minestre. Come anche mangiato in tocchi ed accompagnato magari con miele, confetture di frutta o aceto balsamico.

Piatti tipici di Urbino

Perfetto da accostare a questi formaggi è il Prosciutto di Carpegna. Un prosciutto DOP prodotto in alcuni piccoli comuni della provincia di Urbino secondo una secolare tradizione artigianale che lo rende dolce e profumato.

Casciotta d’Urbino e Prosciutto di Carpegna possono essere accompagnati dalla tipica Crescia Sfogliata di Urbino. Una ricetta dalla tradizione antica che deliziava gli ospiti del duca di Montefeltro fin dal Quattrocento. La leggenda narra che il Sole fu così tanto sedotto dalla bellezza della città che un giorno si avvicinò così tanto da impigliarsi in una delle torri del Palazzo Ducale. Mentre l’astro cercava di liberarsi fu la sua forma infuocata e le sue scintille d’oro ad ispirare una giovane fornaia nel realizzare una focaccia sfogliata, che per la leggera lievitazione e il desiderio di volare in alto scelse il nome di Crescia.

La crescia sfogliata di Urbino è una grande ricetta tradizionale, dal gusto e dalla consistenza davvero unici. (ricettadicucina.com)

Si tratta di una pizza tonda di circa una ventina di centimetri di diametro e spessa poco più di mezzo centimetro che presenta la caratteristica di essere composta da differenti foglie dovute alla presenza di strutto tra due strati di pasta che con il calore si dividono.

Olio di Cartoceto: prodotto DOP di Urbino

Altro prodotto DOP della zona è l’olio di Cartoceto. Un olio che possiede tutte le qualità riconosciute ad un eccellente extra vergine. Un sapore inconfondibile ed un colore intenso. La sua produzione segue un processo tradizionale che va dalla raccolta a mano o pettinatura meccanica delle olive alla loro lavorazione entro poche ore.

Per gli amanti del tartufo…

Per coloro che amano il sapore del tartufo proprio a pochi chilometri da Urbino si trova la capitale italiana di questa rinomata specie di fungo. A secondo del periodo è possibile gustare le differenti specie: da ottobre a dicembre c’è il tartufo bianco pregiato. Da gennaio a marzo il tartufo nero pregiato. Da aprile a giugno il tartufo nero estivo o scorzone. E da luglio a settembre il tartufo bianchetto o marzuolo.

Il tartufo è uno dei prodotti tipici di Urbino. (terredipiero.it)

Ogni piatto locale può essere accompagnato dalla degustazione di un buon vino. Il più conosciuto è sicuramente il Bianchello del Metauro. Un vino antico e tipico di queste colline marchigiane fin dai tempi degli antichi Romani.

Cosa aspetti? Prepara le valigie per trascorrere la tua Pasquetta nel centro storico di Urbino! Non resta che augurarti  un buon weekend di Pasqua.

Non perdere altri interessanti tour gastronomici in località Patrimonio dell’Umanità:

Venezia e la sua laguna – Patrimonio Unesco da gustare;

Veneto – Patrimonio Unesco da gustare;

Centro storico di Firenze – Patrimonio Unesco da gustare.

Articolo pubblicato il 16 aprile 2017

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Pubblicato da
Tiziana Passalacqua

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