Vacanza in Città

Pentedattilo, il borgo fantasma più suggestivo della costa calabrese

Pentedattilo, chiamata anche “mano del diavolo”, dove storia e fantasia popolare si intrecciano, dando vita a suggestive credenze

Borgo di Pentedattilo (facebook.com)

Pentedattilo, il borgo fantasma più suggestivo della costa calabrese

Come indica il suo nome, Pentedattilo è chiamato così per la forma della rocca su cui giace, simile ad una gigante mano di pietra. Questo luogo misterioso è stato conosciuto per tanto tempo come il paese fantasma più suggestivo della costa calabrese. Attorno ad esso, sono molte le legende ed i racconti che si mescolano alla storia creando un velo di mistero.

Secondo la legenda di Pentedattilo, si narra che la notte di Pasqua del 1686, le due famiglie (gli Alberti, marchesi del borgo e gli Abenavoli, baroni di Montebello Ionico), furono protagoniste di una strage sanguinaria. Il barone Bernardino Abenavoli voleva prendere in moglie Antonietta Alberti. La donna però fu chiesta in sposa e concessa a Don Petrillo Cortes, figlio del viceré di Napoli. Questa notizia indusse l’ira passionale del barone che la notte di Pasqua entrò nel castello e si vendicò di tutti gli Alberti tranne dell’amata e del futuro sposo.

Bernardino prese in ostaggio entrambi e costrinse Antonietta a sposarlo. Ma il viceré Cortez, inviò una sua spedizione per vendicarsi e dopo aver liberato Don Petrillo, fece uccidere gli uomini di Bernardino. Il barone riuscì a fuggire portando con sé Antonietta, a Vienna poi l’uomo entrò nell’esercito e la donna in convento di clausura.

Un’altra legenda narra che, durante le notti di vento, tra le gole della mano del diavolo si possono udire ancora le urla di dolore di Lorenzo Alberti.

Borgo di Pentedattilo (facebook.com)

Pentedattilo oggi

Oggi Pentedattilo ha un nuovo volto e, mentre prima era un paesino fantasma, dimenticato da tutti, oggi, grazie all’operato della Pro-Pentedattilo è ritornato a vivere. Oggi rappresenta un sito geologico importante per la candidatura del Parco Nazionale dell’Aspromonte a Patrimonio Unesco. Un bellissimo borgo turistico in cui le abitazioni sono state trasformate in alloggi. Possiamo trovare la bottega del legno, della ceramica, del vetro, il museo delle tradizioni popolari. Mentre, nei mesi estivi, ci sono tanti eventi legati alla musica, al teatro e alla fotografia.

Ciò a dimostrazione che Pentedattilo oltre a regalare una bellezza paesaggistica rara ha tanto da offrire come luogo di accoglienza culturale e sostenibile.

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