Come si dice: Paese che vai, presa elettrica che trovi! Non è facile giostrarsi tra le diverse prese elettriche, i fattori da tenere in considerazione sono la frequenza e la tensione elettrica e il tipo di prese della rete domestica e degli hotel.
Per evitare spiacevoli situazioni all’estero cerchiamo di chiarire la situazione con una facile tabella.
I tre standard principali sono:
A e B: Sono simili. La differenza sta nel fatto che la A ha solo i due contatti “piatti” mentre la B ne ha un terzo cilindrico per la terra. Usate in: Usa, Canada, Giappone, America centrale, Antigua, Antille olandesi, Bahamas, Barbados, Filippine, Isole Cayman, Maldive.
C: Presa bipolare quindi “senza la terra centrale” utilizzata talvolta anche in Italia. Usata in Europa.
D e M: Sono uguali, cambia solo la potenza sopportabile. Usata in alcuni Paesi asiatici ed africani.
E: Assomiglia alla Schuko ma il contatto della terra è “femmina”. Usata in Belgio e in alcuni Stati africani.
F: La nota presa Schuko molto in uso anche in Italia. Usata in Europa.
G: La classica presa britannica in uso anche in molte sue ex colonie. La troviamo anche in Irlanda, Arabia Saudita, Cina, Emirati Arabi Uniti, Gibilterra, Kenya, Maldive, Malta, Mauritius, Seychelles.
H: Rara, assomiglia al tipo I ma in realtà non ha i poli completamente piatti.
I: Usata in Australia, Nuova Zelanda, Cina, Papua Nuova Guinea, Tonga, Figi, Isole Cook. Può essere anche bipolare senza terra.
J: Rara, ha il polo centrale di terra non in linea con gli altri due.
L: Come la C ma tripolare. Usata raramente, per esempio nella Città del Vaticano.
K: Rara, in via di sparizione.
Per quanto riguarda tensione e frequenza abbiamo principalmente due macro zone:
rete a 110-120 Volt e frequenza di 60 Hz in Nord e Centro America e nella zona ovest del Giappone, rete a 220-240 Volt e frequenza di 50 Hz nel resto del mondo.
La maggior parte dei dispositivi e dei caricatori di oggi sono multitensione ed abbracciano un range di voltaggio dai 100 ai 240 Volt. Controllate bene cosa c’è scritto sul caricatore stesso, sotto la voce “INPUT”. Inoltre anche i dispositivi non multitensione italiani lavorano nel range 220-240 Volt e se attaccati alla rete a 110 Volt funzionano tranquillamente, eventualmente con minore potenza. Per la frequenza non ci sono comunque problemi in quanto di norma 50 o 60 Hz non creano danni ai dispositivi attuali.
Attenzione negli Usa, perché spesso i loro alimentatori non sono compatibili. Quindi se pensate di comprare prodotti elettronici in America ricordate di comprare un adattatore italiano per quando tornerete a casa.
In ogni caso il consiglio più banale è quello di comprare un adattatore universale, ma attenzione perché gli adattatori “adattano” solo la “forma” delle spine alle prese diverse dalle nostre, ma non ne modificano la tensione (quindi non trasformano i voltaggi).
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